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NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (DICEMBRE 2021)

Posted by on Ott 6, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (DICEMBRE 2021)

CINEMATERAPIA. CURARSI CON I FILM

RIMEDI CINEMATOGRAFICI PER OGNI STATO D’ANIMO

di Fiamma Andrea

Newton Compton (novembre 2021)

euro 12

Vuoi scacciare la tristezza? Ti serve una serata di relax per combattere lo stress? Hai voglia di una sana iniezione di felicità? Spesso usiamo il cinema per mettere in pausa i problemi di tutti i giorni, ma qual è il film giusto da vedere in un particolare stato d’animo? La risposta a questa domanda è finalmente arrivata. Cinematerapia è un atlante emotivo che attraverso più di cento film di epoche, paesi e generi diversi, consiglia la pellicola adatta al tuo stato emotivo. Quando siamo innamorati non adoriamo forse guardare film romantici? E se siamo affranti, un bel dramma che asseconda un pianto liberatorio non rimette a posto le cose? E spesso non è il personaggio di un film a ispirarci per trovare il coraggio di fare una scelta importante? Ogni scheda di Cinematerapia racconta la trama del film, l’emozione a esso associata – in una raccolta che unisce quelle più comuni come l’amore o la rabbia a quelle più particolari che non sapevi come definire finora – e poi curiosità, storie e critiche della pellicola, per ricordarci che i film, tra le tante cose che sanno fare, riflettono, ispirano, confortano. Ogni emozione ha trovato spazio sul grande schermo, anche quella che stiamo provando in questo momento. Non resta che sintonizzarsi ogni volta con un sentimento diverso: sorpresa, nostalgia, gioia, paura, meraviglia e tanto altro. Ci aspetta un viaggio indimenticabile alla scoperta del cinema… E di noi stessi. La prima guida cinematografica delle emozioni da consultare ogni giorno per scegliere il film giusto Ti serve una carica di energia? Vuoi combattere lo stress? La tua relazione è finita? Non perdere più intere serate per decidere quale film guardare… Esiste il film giusto per ogni stato d’animo! Innamorati con: Pretty woman, Titanic, Chiamami col tuo nome. Entusiasmati con: Bohemian Rhapsody, Harry Potter, Guerre stellari. Ritrova il buonumore con: Tootsie, Smetto quando voglio, Il ciclone …E vivi tante altre emozioni sul grande schermo.


PIER PAOLO PASOLINI. ACCATTONE

(NUOVA EDIZIONE)

di Parigi Stefania

Lindau (ottobre 2021)

euro 19,50

A distanza di sessant’anni dall’uscita, Accattone non ha perso la carica eversiva che nel 1961 suscitò un forte clamore di cronaca e l’intervento della censura. Lo si può guardare come un’aspra denuncia sociale delle condizioni di vita dei sottoproletari romani o come lo straordinario documento antropologico di un passato che ancora si proietta nel presente. Lo scenario della periferia, infatti, non smette di accogliere nei suoi gironi infernali sempre nuove figure di emarginati. Ma, al di là della dimensione politica o sociologica, la forza del film risiede soprattutto nella sua prospettiva estetica. Accattone è la folgorante invenzione di uno stile che, attraverso un raffinato primitivismo, infrange le regole della bella scrittura cinematografica e i consueti canoni neorealisti di rappresentazione della povertà. Le borgate sono immerse in una luce accecante, quasi ultraterrena. I sottoproletari sembrano personaggi di pale d’altare, divinità di antichi affreschi. I loro gesti violenti e insensati sono sacralizzati dalla solenne musica di Bach. Un’aria funerea spira tra le baracche desolate e i prati bruciati dal sole, esaltando la «disperata vitalità» e la sensualità feroce dei corpi che li attraversano. Privi di qualsiasi proiezione in un mondo migliore, i delinquenti pieni di innocenza di Accattone non hanno speranze di redenzione sociale o religiosa, sono tragici eroi dell’impotenza e del nichilismo. Il loro unico riscatto è affidato alla trasfigurazione mitica dello sguardo pasoliniano.

I WALK THE LINE

JOAQUIN PHOENIX. LA CICATRICE INTERIORE

di Sparti Rosario

Bakemono Lab (ottobre 2021)

euro 20

Che cosa rende Joaquin Phoenix una figura singolare nel panorama attoriale contemporaneo? Forse la miscela del tutto personale che caratterizza il suo stile recitativo, una strana combinazione di istinto e tecnica. Forse il cammino spiazzante della carriera, che lo vede attento percorrere strade poco battute, ondeggiando tra cinema mainstream e autorialità. Forse la scarsa capacità di atteggiarsi come star, da vero antidivo riluttante, che sfrutta la celebrità solo per portare avanti le sue campagne da attivista sociale. Probabilmente tutto questo. In altre parole, la straordinaria capacità di conciliare gli opposti che caratterizza il percorso di un attore fuori dai canoni che ama reinventarsi pur restando ogni volta riconoscibile.

DAVID FINCHER

LA POLISEMIA DELLA SGUARDO

curato da Pettierre Antonio

Mimesis (ottobre 2021)

euro 18

Ha senso parlare di autori nel cinema odierno, in un momento storico in cui la serialità è norma e il consumo dei prodotti audiovisivi non è più esclusivo della sala cinematografica? Può apparire obsoleto il termine “autore”, ma, al contrario, si vuole dimostrare che è ancora possibile utilizzare tale definizione per alcuni registi contemporanei. È il caso di David Fincher, che cela la propria autorialità in una polisemia che ricorre sia nella forma sia nei contenuti, combinando un’estetica originale di sguardo e di senso. La filmografia del regista americano è in grado di interpretare una società fluida attraverso una poetica che reinventa il mondo stesso, restituendo una visione ancora più realistica del reale. In un rispecchiamento metaforico, la polisemia del cinema fincheriano è (re)interpretata nella pluralità dei saggi che compongono il presente volume, fornendo nuovi significati allo spettatore curioso e attento.

KILL BABY KILL!

IL CINEMA DI MARIO BAVA

curato da Acerbo Gabriele e Pisoni Roberto

Bietti (novembre 2021)

euro 22

Il cinema del maestro Bava attraverso 39 interviste a personaggi illustri del cinema americano ed italiano; 12 interventi di autorevoli critici; 100 immagini fra foto di scena, fuori set e locandine cult. Da Quentin Tarantino a Mario Monicelli, da Alberto Pezzotta a Tim Burton, da Lamberto e Roy Bava a Barbara Steele, passando per John Landis, Tim Lucas, Dario Argento e tanti altri ancora. Più di trecento pagine di testimonianze inedite. Introduzione di Joe Dante. Gabriele Acerbo (Piombino, Li, 1966) è gionalista professionista e autore televisivo, ha collaborato con le trasmissioni Target e Report. Dal 1999 ha lavorato per i programmi di cinema di Tele + e di Sky cinema, per cui ha curato i ritratti-intervista di Dario Argento, David Lynch, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Paolo Virzì, Ennio Morricone. Insieme a Roberto Pisoni ha realizzato il documentario Mario Bava – Operazione paura. Roberto Pisoni (Pomezia, Rm, 1969) è senior producer dei canali di Sky Cinema, dal 1999 ha scritto, diretto e realizzato programmi di cinema per Studio Universal, Paramount Comedy e altri canali satellitari. È stato direttore della rivista Close-Up e nel 2003 ha curato il volume John Sayles e il cinema indipentente U.S.A. (Landau editore). Insieme a Gabriele Acerbo ha realizzato il documentario Mario Bava – Operazione paura.

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (NOVEMBRE 2021)

Posted by on Ott 6, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (NOVEMBRE 2021)

ORSON WELLES E LA NEW HOLLYWOOD

IL CASO DI «THE OTHER SIDE OF THE WIND»

di Massimiliano Studer

Mimesis (ottobre 2021)

euro 18

Nel novembre 2018 la piattaforma Netflix ha reso disponibile ai suoi abbonati la visione di The Other Side of the Wind, un film a cui Orson Welles aveva dedicato le sue energie dal 1970 al 1985, anno della sua morte. In vita, il cineasta statunitense non era riuscito a portare a termine il progetto a causa di una serie incredibile di traversie, compresa la Rivoluzione Iraniana del 1979, che ne avevano impedito l’uscita nelle sale. Orson Welles e la New Hollywood è il racconto appassionato di un progetto cinematografico iniziato da Welles durante i primi anni della New Hollywood. Per raccontare questa incredibile storia produttiva, Massimiliano Studer ha consultato i documenti inediti dell’archivio Welles del Museo Nazionale di Torino, della University of Michigan e della Cinémathèque française. Il volume è inoltre impreziosito dalla prefazione di Esteve Riambau, considerato il più autorevole studioso europeo del cinema di Welles.

MICHAEL MANN

CREATORE DI IMMAGINI

di Pier Maria Bocchi

Minimum Fax (novembre 2021)

euro 18

Autore capace di muoversi con originalità e inventiva tra cinema e televisione, costruendo una filmografia memorabile da Manhunter – Frammenti di un omicidio a Collateral, da Heat – La sfida a Miami Vice, da L’ultimo dei Mohicani a Nemico pubblico- Public Enemies, Michael Mann è senza dubbio uno dei cineasti fondamentali delle e per la contemporaneità. Il suo cinema, dall’impronta industriale e commerciale (nato e prodotto a Hollywood), ha saputo intercettare via via il nuovo estetico e il moderno tecnologico come pochissimi altri al mondo. A vent’anni dalla prima pubblicazione, torna in libreria uno tra i più importanti saggi sul regista. Ad arricchire questa edizione, le testimonianza in esclusiva di Dante Spinotti, che per Mann è stato direttore della fotografia in sei occasioni, e che in una lunghissima conversazione ha ricostruito la lavorazione dei film, il dietro le quinte, le riprese di scene significative ed emblematiche, come fossero appunti di una schedule di attività, o pagine di sceneggiatura. Smontando il falso mito di un Mann tutto superfici e di un cinema- design, Pier Maria Bocchi ne ripercorre la carriera irripetibile, sottolinea come il suo cinema, sia stato fin da subito concepito per immagini, e muove dalla convinzione che «oggi lo spettatore non possa essere dispensato dal pensare e vedere per immagini, e che pure nelle immagini possa trovarsi una moralità, una visione del mondo, una poetica, un cuore».

SCENEGGIATURA

I QUADERNI FANDANGO

a cura di Marcello Olivieri

Fandango Libri (ottobre 2021)

euro 20

I Quaderni Fandango di sceneggiatura è una guida per tutti quelli che amano il cinema. Al suo interno si possono trovare settanta esercizi che prendono spunto dai grandi maestri della sceneggiatura moderna. Da Woody Allen a Nora Ephron, da Ettore Scola a Billy Wilder. Se con Ben Hecht, sceneggiatore di Scarface, si imparerà a scrivere una scena e con Quentin Tarantino a stravolgere eventi storici e reali con Leigh Brackett, sceneggiatrice di Un dollaro d’onore, si imparerà a gestire la struttura interna del racconto per atti. Un viaggio lungo quasi cento anni che ci insegna a guardare i film che abbiamo amato e chi li ha scritti con altri occhi.

L’ETÀ DEGLI EROI

FILOSOFIA E MITOLOGIA «DELL’UMANO» NEI WESTERN DIRETTI DA CLINT EASTWOOD

di Edoardo Sant’Elia

Studium (ottobre 2021)

euro 16,50

L’età degli eroi: ovvero la loro epoca, l’Ottocento americano nelle terre di frontiera, il Far-west; Ma anche l’età vera e propria dei protagonisti di questa epopea. Il volume analizza i quattro film che nell’arco di vent’anni, dal ’73 al ’92, Clint Eastwood ha dedicato al genere (Lo straniero senza nome, Il texano dagli occhi di ghiaccio, Il cavaliere pallido, Gli spietati), film riletti alla luce della filosofia spagnola e latino-americana del Novecento, da Unamuno e Ortega fino a Savater e Cabrera, una linea frastagliata di sguardi puntati sulle zone d’ombra della Verità e della Morale. Il cinema, dunque, come pensiero in movimento – e il Western come serbatoio epico – in questa seconda tappa del percorso di una nuova disciplina, Filosofia delle narrazioni contemporanee, che si propone di configurare, attraverso il duplice filtro delle idee e delle storie, una possibile/credibile mitologia ‘dell’umano’.

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (OTTOBRE 2021)

Posted by on Ott 5, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (OTTOBRE 2021)

300 DICHIARAZIONI D’AMORE AL CINEMA

RACCONTI DI FILM, REGISTI, ATTORI, SCENEGGIATORI

di Ottavio Cirio Zanetti

euro 18

Erga (settembre 2021)

Questo volume raccoglie 300 recensioni di film che Ottavio Ciro Zanetti(1983-2020) ha pubblicato sulla sua rubrica settimanale di critica cinematografica per la testata on-line “inpiù.it”. Raccoglie anche saggi più lunghi: quello preveggente sulla fortuna delle serie televisive di alta qualità, come Mad Men, quello su Hitchcock, inedito, oltre a quelli su Federico Fellini, che Ottavio, invitato al convegno organizzato dall’Università di Toronto, ha fatto in tempo a scrivere e che è stato letto nell’ottobre 2020 in sua memoria. Da “Benur” (senz’acca) di Massimo Andrei (recensione del gennaio 2013) a “I due Papi” di Fernando Meirelles (recensione del 9 gennaio 2020), 7 anni di arguzie, curiosità, collegamenti, passando per una miriade di titoli vecchi e nuovi che a chiunque farà piacere scoprire o riscoprire. Ottavio era uno spettatore onnivoro, precoce, regista, sceneggiatore e documentarista, sapeva cogliere e descrivere i particolari. Sosteneva che lo spettatore si perdesse un bel pezzo di film alzandosi ai titoli di coda, e raccontava i film per stimolarci a inventare, a costruire altre storie, per andare altrove, in un gioco di realtà e finzione che diventa dichiarazione d’amore.

CANCEL CINEMA

I FILM ITALIANI ALLA PROVA DELLA NEOCENSURA

di Alessandro Chetta

euro 18

Aras Edizioni (settembre 2021)

“Totò farà la fine di Dumbo? Bollato da un “alert” per i contenuti scorretti? In TotoTruffa ’62 il comico si travisa con una blackface, anello al naso e voce farfugliante: un chiaro affronto razzista per gli indignati della cosiddetta Cancel Culture. E come giudicare Aldo Fabrizi che iscrive la figlia a un concorso per “Miss sposa perfetta” o Monica Vitti che, ferita, perdona l’amante accoltellatore? Potrebbe mai passarla liscia Yves Montand che spara a tutti i lupi d’Abruzzo? Questa nuova morale attenta a processare il passato senza badare al contesto scuote da anni il dibattito americano e inizia a disporre i suoi tribunali anche in Italia. Il saggio di Chetta mette in scena uno stress test su oltre 200 film del periodo d’oro del nostro cinema indagando altresì origini e perché del politicamente corretto e i rischi connessi. Un tentativo corsaro per anticipare l’ascesa di un fenomeno dai contorni molto ambigui.

DAI GRANI AI PIXEL

IL RESTAURO DEL FILM NELLA TRANSIZIONE

DALL’ANALOGICO AL DIGITALE

di Giovanna Fossati

Euro 34,90

Persiani (agosto 2021)

La transizione dall’analogico al digitale sta cambiando profondamente il cinema. Cambia il modo di girare un film, di conservarlo, di restaurarlo. Ma cambia anche la sua essenza, la sua definizione concettuale? Sono queste le domande a cui cerca di dare risposta “Dai grani ai pixel” che, a dieci anni dalla sua prima pubblicazione, esce in edizione italiana (traduzione a cura di Rossella Catanese) aggiornato ai più recenti sviluppi della ricerca e arricchito da nuovi casi di studio fra i quali i progetti di restauro di “L’età di amare” (Sam Wood, 1922, con Gloria Swanson e Rodolfo Valentino), “Il Dottor Stranamore” (Stanley Kubrick, 1964), e “Non possiamo tornare a casa” (Nicholas Ray, 1973). Giovanna Fossati, grazie a una consolidata esperienza tanto nel campo accademico quanto nella pratica della conservazione e del restauro, stabilisce un ponte fra la ricerca teorica degli studiosi di cinema e il lavoro sui film che si svolge nei laboratori e nelle cineteche offrendo uno strumento prezioso per favorire il dialogo fra questi due mondi. Presentazione di Michele Canosa.

CINEMA ITALIA

I FILM CHE HANNO FATTO GLI ITALIANI

di Giovanni De Luna

Euro 22

Utet (agosto 2021)

Nel 1914 esce Cabiria, forse il più grande kolossal della storia del cinema italiano. La trama, in teoria, dovrebbe ricostruire l’epico scontro tra Roma e Cartagine, ma l’estetica orientaleggiante e liberty dell’epoca, con tanto di Gabriele D’Annunzio alla sceneggiatura, racconta facilmente in controluce il presente di quell’Italia desiderosa di guadagnare visibilità e credibilità internazionale. Come spiega Giovanni De Luna in Cinema Italia, di fronte a Cabiria lo storico finisce per «aggirarsi tra quelle immense scenografie, fiutando non l’aria del III secolo a.C. Ma quella carica di odori e di miasmi pestiferi del primo Novecento, di quella incredibile e paradossale stagione in cui stava finendo l’Ottocento e fragorosamente e maledettamente stava nascendo il terrificante XX secolo». Parte da qui il percorso affascinante di uno storico che utilizza i film come documenti del periodo in cui venivano realizzati, dei gusti del pubblico e della temperie culturale, avvicinandoci così a un’inedita lettura del modo in cui il cinema ha contribuito a “fare gli italiani”. I film, infatti, spesso sono lo specchio di un presente in procinto di farsi storia: l’immediato dopoguerra di Ladri di biciclette, i primi venti del boom di Un americano a Roma, la lotta sociale de La classe operaia va in paradiso, ma anche l’edonismo pre Mani pulite di Yuppies o Vacanze di Natale. Ma non solo, perché in molti casi proprio il cinema, arte nobile e popolare insieme, ha voluto farsi a sua volta strumento di indagine storica, che fosse propaganda di stato o contestazione intellettuale: per ogni Cabiria ci sono stati moltissimi La grande guerra, Una giornata particolare, La notte di San Lorenzo, La meglio gioventù… Mescolando alto e basso senza timore, e con qualche sortita nel cinema straniero, Giovanni De Luna ricostruisce la storia del nostro paese per come l’abbiamo vista, o meglio, voluta vedere al cinema noi italiani, che fossimo di volta in volta sceneggiatori, registi o solo semplici ma appassionati spettatori.

ANDREJ TARKOVSKIJ

SPIRITO E MATERIA FRA CRISTIANESIMO E SOCIALISMO REALE

di Giorgio Penzo

Euro 20

Falsopiano (agosto 2021)

Il saggio di Giorgio Penzo su Andrej Tarkovskij rappresenta un tributo e un omaggio ad un regista fondamentale del Novecento. L’autore analizza film per film tutta la produzione del regista russo, centrando l’attenzione sui suoi lungometraggi e sul rapporto fra il suo cristianesimo e il socialismo reale. E’ infatti sorprendente che l’opera di un autore come Andrej Tarkovskij conviva con il realismo socialista ufficiale dell’URSS negli anni in cui si svolge la sua attività. Tutta l’opera di Tarkovskij è un “canto generale”, non di un individualismo all’occidentale, ma di un lirismo che si rinsalda nella tradizione russa e che si confonde spesso con una religiosità, quella cristiano-ortodossa, capace di andare oltre. Perché l’opera di Tarkovskij va oltre ogni definizione: è un’opera unica, e anche se si ciba delle radici profonde del pensiero russo, vuole raggiungere valori universali, che si affinano in una spiritualità sempre più convinta, abbandonando progressivamente quel materialismo che era alla base dell’ideologia sovietica, per cercare l’Assoluto e la metafisica. Tutta la grandezza di un intellettuale che fa della sua stessa vita un’opera d’arte e di sofferta libertà.

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (SETTEMBRE 2021)

Posted by on Set 3, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (SETTEMBRE 2021)

CINEMA FUTURO

di Simone Arcagni

euro 18

Produzioni Nero (luglio 2021)

Tute aptiche e visori per la realtà aumentata, reti neurali e imaging medico, proiezioni, ologrammi ed esperienze immersive: l’applicazione delle nuove tecnologie è sul punto di stravolgere il linguaggio e la pratica cinematografica, e in “Cinema Futuro” Simone Arcagni analizza come tutte queste tendenze più avveniristiche stiano rimodulando la natura stessa della settima arte. Attraverso la teorizzazione della futurologia del cinema, Arcagni ci conduce attraverso un vero e proprio museo del cinema che sarà, a partire da una approfondita disamina del presente e delle più avanzate forme di sperimentazione nell’ambito del racconto audiovisivo. Tra film scritti e diretti da intelligenze artificiali e derive immersive in cui svaniscono i concetti stessi di inquadratura e attore protagonista, Arcagni ci dimostra come la profezia del padre dei fratelli Lumiere – «Il cinema è un’invenzione senza futuro» – continui a essere contraddetta da tantissimi artisti, linguaggi e pratiche che ancora oggi, e giorno per giorno, continuano a ridisegnare i tratti del cinema a venire.

MEMORIE

DONNE E DOCUMENTARI NELL’ALGERIA INDIPENDENTE

di Silvia Mascheroni

euro 15

Libraccio Editore (luglio 2021)

Dagli anni Settanta, registe algerine e franco-algerine scelgono il film documentario come strumento di racconto della storia, di ricerca identitaria individuale e collettiva. Parole e immagini danno rappresentazione agli esclusi dal discorso ufficiale attraverso uno stile che rende protagonisti i testimoni e gli autori degli eventi, con la narrazione affidata alle voci femminili a ricoprire un ruolo cruciale. I documentari costituiscono così un prezioso lavoro di ricostruzione storiografica che ha oggi particolare rilievo nell’ambito del dibattito circa la memoria del passato coloniale.

LE SCRITTURE DEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO

di Sandro Sproccati

euro 18

Mimesis (luglio 2021)

Muovendo da un’analisi estetico-semiologica di opere significative nel campo del cinema, il presente volume tenta di mettere in luce le peculiarità strutturali del linguaggio cinematografico nelle sue articolazioni tecniche e retoriche. Dal montaggio al piano-sequenza e ai movimenti di macchina (livello sintattico) fino alle anacronie e alle forme più complesse di gestione del racconto (livello narratologico), questo studio attraversa le principali modalità di funzionamento del testo audio-visivo in rapporto ai fini diegetici e di costruzione del significato. Il metodo impiegato non è storiografico, né tanto meno storicistico: il volume mira a sondare trasversalmente modalità espressive ricorrenti e dunque a porre le basi per una vera e propria narratologia di marca semiotica della grande arte del cinematografo.

24 FOTOGRAMMI PER UNA STORIA DELL’ANIMAZIONE ESSENZIALE MA ESAUSTIVA

MANUALETTO AD USO DI STUDENTI E APPASSIONATI

di Marco Bellano

Euro 18

Audino (luglio 2021)

Viviamo nell’epoca dell’animazione. Smartphone, tablet e quasi tutti i computer ci parlano con un linguaggio fatto di immagini in movimento, suoni sincronizzati, dissolvenze e transizioni. L’animazione riempie anche i nostri ricordi. Ogni generazione, di ogni paese, ha i suoi eroi animati, spesso incontrati durante l’infanzia. Ma che cos’è l’animazione? E qual è la sua storia? In 24 fotogrammi scopriamo le tappe fondamentali della lunga avventura di un linguaggio espressivo diventato parte integrante della nostra quotidianità: dalla “rondella del camoscio”, un disco preistorico che, ruotando, mostrava una semplice azione ripetitiva, fino ad arrivare a creature digitali o addirittura ibride, in cui l’animazione, con le tecnologie di motion capture, cela in sé la recitazione di una persona in carne e ossa. Lungo il percorso si incontreranno fantasmagorie, flipbook e primi “divi” animati, tecniche d’autore come lo schermo di spilli e mondi tridimensionali; Ma anche Walt Disney, Miyazaki Hayao, Norman McLaren ed Evelyn Lambart, così come i “pupazzi” di Nightmare Before Christmas e gli anime. Il risultato è una guida agile ma completa al vastissimo insieme di pratiche e tecniche che permettono a immagini statiche di esprimersi con ritmo e movimento. È un invito a scoprire, oltre quelli che a volte chiamiamo “cartoni animati”, un’arte che risponde a un desiderio profondamente umano: donare un alito di vita – un’anima – a ciò che vivo non è.

OLTRE L’INETTO

RAPPRESENTAZIONI PLURALI DELLA MASCOLINITÀ NEL CINEMA ITALIANO

A cura di A. B. Saponari

Euro 24

Meltemi (settembre 2021)

Questo volume raccoglie una serie di contributi che indagano la rappresentazione della mascolinità nel cinema italiano, con l’ambizione di entrare in dialogo con un dibattito che si è fatto negli ultimi vent’anni sempre più ricco, sia in Italia che all’estero. Dalla commedia all’italiana allo zombie movie, da Pietro Germi a Bernardo Bertolucci, da Raf Vallone ad Alessandro Borghi, Oltre l’inetto. Rappresentazioni plurali della mascolinità nel cinema italiano esplora un’ampia varietà di temi e figure, attraverso differenti prospettive di ricerca che concepiscono l’identità maschile come un costrutto complesso, poliedrico e molteplice.

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (AGOSTO 2021)

Posted by on Ago 2, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (AGOSTO 2021)

A FINE TURNO

LAVORO, MACCHINE E VITA NEL CINEMA DEGLI ANNI SESSANTA IN ITALIA

di Karen Pinkus

euro 12

Ombre Corte (giugno 2021)

Cosa può insegnarci il cinema italiano degli anni Sessanta su come vivere e lavorare oggi? A fine turno invita il lettore a ripensare il lavoro, il cinema e le macchine nel loro intreccio, come mostrato in alcuni film di quel periodo. Attingendo alla teoria critica e alla ricerca d’archivio, il libro ci interroga su quali tipi di fratture potremmo sfruttare per vivere diversamente, per resistere alle narrazioni tradizionali del lavoro, e per un anticapitalismo. L’Italia degli anni Sessanta è stata un luogo in cui la produzione industriale di massa risultava essere la modalità principale per comprendere cosa significasse il lavoro, ma era anche un momento in cui le cose avrebbero potuto andare diversamente. Riesaminando le origini di paradigmi come la timbratura del cartellino, la “società come fabbrica” e la divisione di genere nel lavoro, Karen Pinkus sfida il lettore a pensare attraverso il cinema, consentendogli di cogliere le lacune e i guasti nell’ordine delle cose del secondo dopoguerra.

MODA E CINEMA IN ITALIA

DAL MUTO AI GIORNI NOSTRI

di Eugenia Paulicelli

euro 16

Bruno Mondaddori (maggio 2020)

Il cinema ha lanciato la moda e lo stile italiano nel mondo. Sebbene la moda italiana abbia una lunga storia che risale alle botteghe medievali, bisognerà aspettare la fine della seconda Guerra mondiale per quello che diventò una delle rivelazioni della moderna couture. Il cinema italiano ha fatto conoscere al mondo il Made in Italy. Il costume nel cinema ha ispirato e continua ad ispirare la produzione di collezioni. Il “fashion film” è diventato un genere diffuso di storytelling per le marche del lusso come Ferragamo, Fendi, Gucci, Prada tra le altre. Il libro si conclude con una riflessione su questo genere e dei suoi rapporti sia con la contemporaneità, che con la storia del cinema degli esordi. Con un’analisi dettagliata del cinema d’autore attraverso la lente della moda e del costume, il volume propone una storia culturale di questa interazione e si avvicina al cinema per rivelare il processo di fare cinema. Questo rapporto sinergetico tra cinema, moda, e costume, ha contribuito e ancora contribuisce a creare un’immagine attraente e sperimentale dello stile italiano e a dare un valore aggiunto alla moda come bene culturale e farne parte integrante della formazione del tessuto identitario della nazione, proprio come il cinema. Da qui è possibile valutare come queste interconnessioni contribuiscono a riflettere sulle questioni storiografiche, proponendo nuovi percorsi di scrittura della storia attraverso il rapporto tra moda e cinema. Questo libro intende contribuire all’evolversi e allo sviluppo di questo campo di indagine e di studio, fornendo uno strumento per continuare la ricerca.

CINEMA E ARCHITETTURA

di Carlo Cresti

euro 16

Pontecorboli (luglio 2019)

Da una serie di esperienze al confine fra cinema e architettura, si nota il crescente interesse di figure professionali legate al progetto – designer, architetti, urbanisti – al cinema come fonte. Si tratta di un rinnovato stupore per la composita ricchezza dell’opera film quale luogo di svelamento dell’abitare: un riconoscimento fatale, in grado di superare la soglia del dicibile-disegnabile per attingere a inusitate prospettive fenomenologiche. L’operazione compiuta dal film sull’architettura riguarda allora un processo di restauro, un momento di riconoscimento, in una doppia polarità, storica ed estetica. Ricreata ogni volta che viene sperimentata esteticamente, l’onnipolitaneità dell’appartenenza spettatoriale sfida l’interpretazione canonica dell’architettura, sottraendo all’oblio e alla dimenticanza i resti del passato (della modernità): emersa ‘a nuova luce’ col processo della messa in film, l’architettura sveste l’alone semantico della sua stessa esistenza mitica, l’insieme delle appartenenze ideali, i mondi possibili arredati dal benevolo contratto di ‘verità’ dell’ideologia funzionalista.

L’ARCHITETTURA NEL CINEMA DI FANTASCIENZA

di Matteo Cosimo Cresti

Euro 18,50

Pontecorboli (gennaio 2010)

Le possibilità speculative della fantascienza sono pressoché illimitate.Un simile assunto include anche la traduzione cinematografica della fantascienza stessa, consentendo infinite e suggestive ipotesi di esplorazione dell’iconografica architettonica legata a questo particolare ambito filmico.Fin dalle primissime espressioni dell’arte cinematografica, il rapporto fra architettura e cinema di fantascienza è stato indissolubile, configurandosi, addirittura, come un campo di sperimentazione destinato ad influenzare profondamente la disciplina della progettazione.

Da Metropolis a Blade Runner a Brazil è considerevolmente esteso l’elenco di significative pellicole che hanno, di volta in volta, tradotto in immagini le più avanzate ipotesi sui futuri sviluppi dell’urbanistica, che hanno assimilato ed ampliato i linguaggi espressivi delle avanguardie; che hanno visualizzato interessanti filoni di ricerca della sintassi architettonica o dato forma alle più inquietanti distopie.

Nel corso di un secolo di cinema, geniali registi e talentuosi scenografici hanno dato vita ad opere cinematografiche capaci di prefigurare avveniristiche evoluzioni dell’architettura e di immaginare l’aspetto delle città in rapporto al progresso tecnologico. Cineasti visionari hanno saputo mostrarci le possibili aberrazioni urbanistiche derivanti dal potenziale degrado sociale o persino mettere in guardia i progettisti contro le esasperazioni del formalismo.

Molteplici sono dunque gli ambiti di riflessione proposti dal cinema di fantascienza: l’assetto dell’urbanistica del futuro, l’influenza dei processi industriali sullo sviluppo delle città, la progettazione dispazi e strutture ipogee, le espressioni edilizie di civiltà tecnologiche alternative alla nostra, l’architettura di ipotetiche razze extraterrestri e financo il possibile destino apocalittico degli insediamenti urbani.

Di fronte a queste ed altre coinvolgenti possibilità speculative la cinematografia fantascientifica ha immancabilmente fornito un estesoquanto affascinante campionario iconografico che ha profondamente influenzato l’immaginario collettivo e la storia dell’architettura.

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (LUGLIO 2021)

Posted by on Lug 1, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (LUGLIO 2021)

LA VALLE DELL’EDEN

SEMESTRALE DI CINEMA E AUDIOVISIVI (VOL. 36)

di AAVV

euro 15

Scalpendi (giugno 2021)

I miscellanei de “La Valle dell’Eden” si caratterizzano per la loro flessibilità e apertura. Queste peculiarità rendono i numeri della rivista dei contenitori particolarmente eterogenei, che accolgono al loro interno saggi legati agli ambiti di ricerca più disparati. Il numero 36 della rivista non spazia soltanto tra i diversi media, dalla televisione, al teatro, al cinema e alla stampa, ma raccoglie anche contributi che riflettono su svariate epoche, adottando differenti metodologie. All’interno del numero sono presenti analisi di testi filmici e teatrali, indagini sulle serie televisive contemporanee, ricostruzioni storiche e “genealogiche” di trasmissioni e sceneggiati televisivi. Largo spazio viene dato, infine, alle ricerche d’archivio e ai materiali conservati presso fondi nazionali ancora poco esplorati.

GIRA IL TUO FILM COME SPIELBERG

di Christopher Kenworthy

euro 16

Gremese (giugno 2021)

Artefice di alcuni dei più celebri blockbuster del cinema mondiale degli ultimi decenni (da E.T. A I predatori dell’Arca perduta, a Jurassic Park), Steven Spielberg è un vero maestro della narrazione visiva, capace di suscitare con le sole immagini le emozioni più diverse, comunicando allo stesso tempo – in modo sottile ed efficacissimo – informazioni utili all’esatta comprensione della storia. Questo volume prende le mosse da alcune delle magistrali riprese del cinema di Spielberg per esaminare nel dettaglio le posizioni e i movimenti della macchina da presa attraverso i quali il grande regista americano enfatizza con le immagini i momenti più intensi dei suoi film. Analizzando quasi fotogramma per fotogramma ognuna delle scene selezionate (tratte da capolavori come Lo squalo, Amistad, Schindler’s List e altri), spiega i meccanismi psicologici innescati nello spettatore da questa o quella tecnica di ripresa ed enuclea delle regole generali da applicare ai casi simili. Un vero manuale di regia pratica che ciascun cineasta – anche alle prime armi – potrà facilmente testare sul campo per infondere al proprio film la stessa intensità emotiva.

PADRI E FIGLI NEL CINEMA

di Roberto Campari

euro 14

La nave di Teseo (giugno 2021)

«Scegliere la strada del cinema per raccontare il rapporto tra padri e figli è una scommessa altrettanto avventurosa che scegliere la strada del rapporto tra padri e figli per raccontare il cinema. Roberto Campari le imbocca entrambe con eleganza. Lieve come il racconto di un amico e puntuale come la competenza di uno studioso, “Padri e figli nel cinema” ci cattura con una storia antica come Abramo e Isacco e moderna come i protagonisti senza nome, padre e figlio, della Strada di Cormac McCarthy e dell’omonimo film di John Hillcoat.» (dall’introduzione di Vittorio Lingiardi). Un viaggio affascinante e intenso nelle pellicole che hanno fatto la storia del cinema per esplorare il sentimento della paternità. Affettuosi e gentili, oppure irascibili e brutali, colpevoli o redenti, indulgenti o moralisti, attesi o rimpianti, guerrieri o sconfitti, i tanti padri narrati in questo libro disegnano un unico grande ritratto composto di infiniti volti in cui cercare anche quello della propria famiglia.

LA NUOVA HOLLYWOOD

LA RI-SCRITTURA DEI GENERI DEL CINEMA CLASSICO

di Vera Mancini

Euro 11,99

Nuova Santelli (maggio 2021)

Viene analizzato un momento della cinematografia americana del ‘900 ricco di nuove suggestioni tematiche e di sperimentazioni linguistiche: quello della New Hollywood e della generazione di registi che ha rivoluzionato la cinematografia americana tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta. I cineasti che hanno reso possibile questa stagione sono accomunati dallo studio appassionato del cinema americano classico con le sue regole di genere ben codificate e strutturalmente rigide. Questo viene messo in discussione in un periodo storico, quello che va dalla fine degli anni Sessanta ai primi dei Settanta, in cui tutto l’Occidente e gli USA vedevano cambiare molte istanze sociali, politiche e culturali. Mai come in quella stagione il cinema è entrato in sintonia con la realtà e i suoi cambiamenti. Questo è stato possibile grazie alle capacità degli autori di re-interpretare le strutture di genere del passato che avevano studiato, approfondito e amato, regalandoci una lezione sul fare il Cinema che ancora oggi ispira registi, studiosi e cinefili. Prefazione di Matteo Fantozzi.

LA NOTTE DEGLI ASSASSINI

CULT MOVIES DEL THRILLER ITALIANO ANNI SETTANTA

di Antonio Tentori

Euro 11,99

Nuova Santelli (maggio 2021)

Il volume prende in analisi, su selezione personale dell’autore, i titoli principali del thriller italiano anni Settanta.

NEOREALISMO

IL CINEMA DELLA VITA QUOTIDIANA

di Gian Franco Ruggero

Euro 14

DeriveApprodi (giugno 2021)

Per la storia del cinema, il Neorealismo è una pietra miliare. Con una forma cinematografica dirompente ha portato la macchina da presa sulle strade, utilizzando attori non professionisti e catturando una realtà che nel girato ha saputo restituire arricchita di profondità critica e analisi sociale. Nato nel pieno della Seconda guerra mondiale, il movimento neorealista ha espresso un forte desiderio di libertà, soffocato nel ventennio della dittatura fascista. Ma anche i governi del Dopoguerra hanno non poco osteggiato i registi neorealisti, accusati di «mostrare gli stracci», ovvero i problemi irrisolti e le forti disuguaglianze sociali della ricostruzione italiana. Anche per questo, almeno agli inizi, il movimento sarà più riconosciuto a livello internazionale che in Italia. Con una scrittura chiara e dettagliata, il volume è un utile strumento di introduzione a questa pagina fondamentale del cinema e della cultura del Novecento.

PAROLA AI FILM

di Bart Ayroldi Sagarriga

Euro 16

Mimesis (giugno 2021)

L’opera cinematografica è a tutti gli effetti un’opera d’arte. È un prodotto culturale, una forma di narrazione che merita – ed esige – di essere analizzata e valutata nella sua autonomia e non semplicemente con finalità di servizio, come “illustrazione” di altro. Ogni film è un racconto, che però non si limita alla semplice narrazione dei fatti, ma utilizza un linguaggio specifico che è parte del racconto stesso, con una sua grammatica, una sua sintassi e una sua storia. Se è vero quindi che i film hanno la capacità di rinnovare miti e riti, con questo libro si tenta di restituire i contenuti intellettuali e formali alla base di alcuni dei film più noti dell’ultimo decennio. Una ricerca tesa a far emergere i presupposti filosofici impliciti che hanno ispirato e mosso gli autori di queste opere. Non per spiegare i film, ma per aprire uno o più orizzonti che ne permettano una fruizione più ampia e approfondita. NUna riflessione che prende quindi le mosse dal film, restituendo la ricca e complessa filigrana concettuale insita nell’opera, concedendo dunque la “parola ai film”.

EROS E THANATOS NEL CINEMA CONTEMPORANEO

POLANSKI, VON TRIER E SION SONO

di Federica Pontari

Euro 12,99

Rossini (aprile 2021)

“Eros e Thanatos nel cinema contemporaneo: Polanski, von Trier e Sion Sono” è una ricerca filosofica e psicoanalitica sulle pulsioni fondamentali umane, “eros” e “thanatos”, opposte e coesistenti, attraverso la filmografia dei tre autori. L’indagine su “eros” e “thanatos” costituisce un percorso all’interno della dimensione inconscia, della virtualità dell’essere umano e del reale. Se “Venere in Pelliccia” restituisce una pulsione latente e virtuale, in un universo circoscritto dallo spazio-tempo alterato, “Nymphomaniac” esplicita le pulsioni realizzandole nella loro violenta attualizzazione, all’interno della società contemporanea consumistica, al fine di sopperire la virtualità della mancanza. Nei film analizzati avviene una continua attualizzazione e virtualizzazione dell’energia potenziale del personaggio, nel cristallo di tempo opaco della pulsione di morte e nel cristallo limpido della pulsione di vita. Da questo punto di vista, come si può osservare nel cinema di Sion Sono, e come sosteneva Freud, la pulsione di vita e la pulsione di morte sono le forze latenti di una medesima energia vitale.

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (GIUGNO 2021/2)

Posted by on Giu 5, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (GIUGNO 2021/2)

NANNI MORETTI

IL CINEMA COME CURA

di Roberto Lasagna

euro 14

Mimesis (giugno 2021)

Da Io sono un autarchico a Tre piani, il cinema di Nanni Moretti ci invita a superare i nostri schemi mentali attraverso alcuni dei film più originali e disarmanti prodotti in Italia dagli anni Settanta a oggi. Dalle ossessioni dell’alter ego Michele Apicella a quelle di un autore maturo che continua a interrogare lo spettatore in opere calate dentro le esitazioni di un neoeletto Papa in crisi, di una regista in scacco esistenziale, dei condomini di una palazzina romana ispirata alle pagine dello scrittore Eshkol Nevo. Tutto il cinema di Moretti come percorso di rivendicazione di una crisi che è motivo di autoanalisi, per l’autore e per lo spettatore.

SHINYA TSUKAMOTO

di Fabio Pagliardini

euro 12

Youcanprint (maggio 2021)

Tutto il cinema di Shinya Tsukamoto, autore di film memorabili come Tetsuo e Tetsuo II: Body Hammer.

IMMAGINARE LA REALTÀ

CONVERSAZIONI SUL CINEMA

di Marco Tullio Giordana

euro 12

EGA – Edizioni Gruppo Abele (giugno 2021)

Mi sono innamorato del cinema da piccolo, fin dal primo film che ho visto». «In ogni film c’è in filigrana la società, il Paese, la grande Storia maiuscola, ma c’è sempre – ed è quello che a me importa di più – la storia minuscola, quella dei personaggi che agiscono o, soprattutto, ne sono agiti, quelli che volenti o nolenti vi inciampano o ne sono le vittime.

L’INTERPRETAZIONE DEI FILM

UNDICI CAPOLAVORI DELLA STORIA DEL CINEMA

NUOVA EDIZ.

a cura di P. Bertetto

euro 23

Marsilio (agosto 2018)

“L’interpretazione dei film” presenta le analisi di undici grandi film della storia del cinema, effettuate da studiosi specializzati nella lettura del testo. Sono analisi sviluppate con metodi diversi, che consentono di comprendere in profondità l’orizzonte immaginario e gli stili di messa in scena di autori del cinema classico e del cinema moderno. Francesco Casetti legge “King Kong” di Cooper e Schoedsack come configurazione esemplare dell’imprenditorialità e dello spirito industriale nel suo incontro con l’immaginario, lo spettacolo e il consumo. Veronica Pravadelli individua in “Susanna” di Hawks le strutture essenziali dello stile classico e studia il modo di produzione delle identità sessuali nella messa in scena hawksiana. Vito Zagarrio analizza in “Ombre rosse” le tecniche della regia di Ford, cogliendo particolarità e anomalie che allargano l’orizzonte del classico. Giorgio De Vincenti descrive i presupposti estetici del cinema moderno, le sue forme e le sue ambiguità, attraverso “La regola del gioco” di Renoir. Giulia Carluccio ripercorre “Quarto potere”, e coglie la varietà del progetto di regia, approfondendo alcuni snodi legati al punto di vista e alla morte. Paolo Bertetto coglie la presenza di un sofisticato meccanismo metacinematografico in un film al limite del cinema classico come “La finestra sul cortile” di Hitchcock. Dario Tornasi allarga il discorso al cinema giapponese, illustrando le tecniche di regia di Ozu e la ricerca dell’armonia formale in “Fiore d’equinozio”. Giorgio Tinazzi individua i caratteri fondamentali dell’innovazione narrativa e di messa in scena dell’Antonioni de “L’avventura” e la nuova concezione del personaggio. Paolo Bertetto analizza lo stile della regia del Godard di “Fino all’ultimo respiro”, correlandolo alle figure dell’immaginazione esistenziale, dalla libertà al nulla. Sandro Bernardi percorre le strutture narrative e rappresentative di “2001: Odissea nello spazio” di Kubrick, cogliendo i modi di allargamento del cinema moderno. Di Donato analizza l’affermarsi dell’orizzonte filmico postmoderno in “Strange Days” di Bigelow, descrivendo insieme l’emergere di nuove tecnologie del visivo.

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (GIUGNO 2021)

Posted by on Giu 4, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (GIUGNO 2021)

RADIOGRAFIE DEL CINEMA

FRA TEMPO E SOCIETA’

di Gino Frezza

euro 20

Meltemi (maggio 2021)

Cosa si deve intendere per radiografie del cinema? Il libro di Gino Frezza prefigura una qualità dello sguardo investigativo sul cinema in grado di trapassare la superficie delle forme audiovisive, cercando di far trasparire, finalmente, le connessioni e i “sensi” del cinema forse meno visibili ma più radicalmente scolpiti in modo da farne risaltare l’incidenza culturale e sociale. Dalle questioni del rapporto fra cinema, “spirito del tempo” e pubblici alle narrazioni filmiche dedicate ai processi migratori (italiani e non), dal ruolo giocato dal “rischio” nella produzione e nel consumo dei film ai temi dell’immaginario italiano (con un’analisi sullo spazio del ristorante, del mangiare e della cucina in rapporto all’identità culturale) e a quelli delle narrazioni transmediali, questo libro articola e sviluppa vari nodi, critici e teorici, di una socio-mediologia in grado di interpretare secondo nuove prospettive il ruolo del cinema nell’epoca dei media digitali.

LE LOTTE E L’UTOPIA 1968-1970

IL PROGETTO E LE FORME DI UN CINEMA POLITICO

a cura di M.M. Gazzano

euro 20

C&P Adver Effigi (maggio 2021)

Al centro di questo volume ci sono la politica e le forme del cinema politico nel cruciale triennio 1968-1970. Lo sguardo si allarga però anche in altre direzioni, come la fantascienza, il cinema d’animazione, il mondo dell’arte, la radio, la televisione, la musica. Ci auguriamo che questo volume costituisca un importante contributo alla ricostruzione di un passaggio della storia del cinema che mancava nel panorama culturale e scientifico italiano: perché il cinema e i film sono stati analizzati in un più ampio spettro di linguaggi e di storie, e nel contesto di quelle trasformazioni e di quei rivolgimenti che l’anno degli studenti e i tanti punti di svolta del biennio successivo hanno determinato fondere al proprio film la stessa intensità emotiva.

KUBRICK E CARAVAGGIO, SABOTATORI DEL REALE

di Francesco Fiotti

euro 12

Mimesis (maggio 2021)

Durante le riprese di Shining Kubrick confidò a Jack Nicholson: “in un film non si cerca di fotografare la realtà, si cerca di fotografare la fotografia della realtà”. Le sue parole in maniera apparentemente inspiegabile richiamano l’opera di Caravaggio. Questo saggio è un tentativo di scalfire la superficie del visibile, del consueto, del rassicurante, puntando in profondità ad analizzare le sovrapposizioni della poetica di due geni assoluti dell’arte solo a prima vista distanti, ma che si incontrano sul terreno della ricerca della verità e del suo rapporto con il reale. Un viaggio avvincente in cui la struttura stessa si fa contenuto. Il testo infatti si configura come un monolite, accoglie al suo interno una costellazione di rimandi, dei veri e propri varchi, che ci conducono in direzioni inaspettate, parallele, sorprendenti, in grado di amplificare la nostra esperienza. Prefazione di Gianvincenzo Cresta.

IL CINEMA DI OGGI: UNA RIFLESSIONE

di Alberto Castellano

euro 8

Mimesis (marzo 2021)

Il libro raccoglie dieci riflessioni sul cinema contemporaneo – pubblicate sui “Diari di Cineclub” – da varie angolazioni: il ruolo dei devices, dei vari dispositivi- supporti attraverso i quali si consumano i film; Il ruolo e il peso della critica della carta stampata e dei siti online oggi nonché il loro deterioramento; L’emorragia del pubblico, la fuga dalle sale che negli ultimi anni è diventata allarmante, la fine delle emozioni che si provavano un tempo quando il cinema coinvolgeva l’intera collettività; La disaffezione dello spettatore nei confronti della critica, anche quella delle riviste specializzate, e l’identikit del critico odierno che ha perso identità; Il rapporto tra produzione, distribuzione ed esercizio; una radiografia dei Festival italiani grandi e piccoli e un approfondimento della loro utilità o ricaduta nella riconquista del pubblico perduto; L’insegnamento del cinema nelle università con tutte le varie definizioni delle cattedre.

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (MAGGIO 2021)

Posted by on Mag 13, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (MAGGIO 2021)

CINEMATOCRAZIA

di Massimo Donà

euro 20

Mimesis (aprile 2021)

Dopo “Abitare la soglia”, il filosofo Massimo Donà torna a interrogarsi sulla magia del cinema, un’arte dalla natura menzognera, ma che, nel contempo, riesce a essere uno stupefacente specchio della realtà. Arte barocca per eccellenza, il cinema viene interrogato dal filosofo veneziano quale magico ed eccezionale riflesso della vita, nonché delle sue mirabolanti peripezie. Esso appare dunque come una vera e propria lanterna magica in grado di fare del gioco della verità, che per esso e in esso viene comunque chiamato in causa, il manifestarsi della più radicale impossibilità del “vero” medesimo. In cui a tradirci sarà ogni volta la stessa assoluta veridicità delle sue sempre più fantasmagoriche rappresentazioni. Un libro rivolto a tutti – non solo a cinefili e filosofi -, che intende esplorare attraverso il grande schermo il rapporto tra verità e finzione, realtà e rappresentazione: dicotomie che soltanto la “lanterna magica” del cinema riesce a coniugare in un’unica messa in scena.

GIRA IL TUO FILM COME SCORSESE

RAPPRESENTARE SULLO SCHERMO STORIE E PERSONAGGI DI FORTISSIMO IMPATTO EMOTIVO E SPETTACOLARE

di Christopher Kenworthy

euro 16

Gremese Editore (aprile 2021)

Che metta in scena l’ascesa e la caduta di uno spericolato broker newyorchese (“The Wolf of Wall Street”), la follia di un tassista reduce dal Vietnam (“Taxi Driver”) o la parabola esistenziale di un pugile ruvido e paranoico (“Toro scatenato”), il cinema di Martin Scorsese brilla per il virtuosismo con cui il suo autore padroneggia la macchina da presa, alla quale affida la potente narrazione visiva delle sue storie. Questo volume prende le mosse da alcune delle magistrali riprese di cui il cinema scorsesiano abbonda, per esaminare nel dettaglio le posizioni e i movimenti della cinepresa attraverso i quali il grande regista americano enfatizza con le immagini i momenti più intensi dei suoi film. Analizzando quasi fotogramma per fotogramma ognuna delle scene selezionate, spiega i meccanismi psicologici innescati nello spettatore da questa o quella tecnica di ripresa ed enuclea delle regole generali da applicare ai casi simili. Un vero manuale di regia pratica che ciascun cineasta – anche alle prime armi – potrà facilmente testare sul campo per infondere al proprio film la stessa intensità emotiva.

PROCESSO AI VITELLONI

di Gianfranco Miro Gori

euro 10

Il ponte Vecchio (marzo 2021)

Potenza del cinema. Se tutti (o quasi) sanno chi sono i vitelloni (in Italia e all’estero), forse non tutti sanno che non fu Fellini a ideare il termine ma il suo sceneggiatore (e grande scrittore) Ennio Flaiano. Che spiegò la derivazione dall’abruzzese “vudellone”; In altri termini: una budella da riempire. Uno che non fa nulla e campa, anche in età da lavoro, sulle spalle della famiglia. Perfetta da questo punto di vista è la rilettura felliniana di Amarcord (1973) dove in Lallo, zio del protagonista Titta, il personaggio del vitellone si fonde con un’altra figura romagnola assai amata da Fellini & Guerra, quella del pataca. Se dunque non lavorare è un primo e assai grave capo d’imputazione in una Repubblica «fondata sul lavoro», altri non mancano. Di qui ha origine, corroborata dal concomitante centenario della nascita di Fellini, l’idea di dedicare ai vitelloni il ventesimo processo del X agosto nella corte della Torre di San Mauro Pascoli, promosso da Sammauroindustria. Il presente libro ne riproduce gli atti, in particolare le “arringhe” dell’accusa e della difesa, sostenute rispettivamente da Daniela Preziosi e Gianfranco Angelucci. Non manca un corredo fotografico.

SCIASCIA E IL CINEMA

CONVERSAZIONI CON FABRIZIO

a cura di Fabrizio Catalano e Vincenzo Aronica

euro 18

Rubbettino (marzo 2021)

Testimonianze di Roberto Andò, Beppe Cino e Giuseppe Tornatore L’opera letteraria di Leonardo Sciascia ha più volte, soprattutto nei decenni d’oro del cinema europeo, ispirato trasposizioni filmiche. In un contesto sensibilmente diverso da quello attuale, in cui spesso a partire da romanzi di grandi scrittori italiani s’approntavano ambiziose coproduzioni, i romanzi di Sciascia divennero stendardi d’impegno civile. Alcuni film sono diventati dei classici; Altri ci appaiono oggi come piccoli gioielli da riscoprire. Quelli erano del resto anni in cui la letteratura e il cinema vicendevolmente si alimentavano: e diversi personaggi, da Pasolini a Calvino, da Malerba a Cerami, oscillavano tra la sacralità del romanzo e la lusinga d’una più immediata narrazione per immagini. D’altro canto, in gioventù, la prima aspirazione di Leonardo Sciascia, trascinato dall’amore per il cinema muto, era stata proprio quella d’essere un regista; Una certa ritrosia caratteriale, unita a una più che giustificata diffidenza per un mondo a tratti eticamente disinibito, l’avevano tuttavia indotto rapidamente a rimodulare questo sogno. Sciascia sosteneva però, e non a torto, che la sua scrittura era rimasta cinematografica. E la tentazione del cinema, infatti, sopravvisse costantemente in lui. Questo libro si propone dunque d’analizzare la relazione fra il coraggioso intellettuale di Racalmuto, che così tanto manca alla società in cui viviamo, e la settima arte, attraverso i ricordi e le riflessioni del nipote, il regista Fabrizio Catalano, ex allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia. Un approccio in cui all’analisi critica s’alternano il ritratto di un mondo storicamente vicino e culturalmente lontano, l’aneddotica familiare, l’indagine nei meandri delle corrispondenze fra donne e uomini che hanno lasciato un segno indelebile nella storia d’Italia.

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (APRILE 2021)

Posted by on Mar 28, 2021 in foto cover, novità editoriali | 0 comments

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (APRILE 2021)

L’ALTRA METÀ DEL PIANETA CINEMA

CENTO DONNE SUL GRANDE SCHERMO

di Pierfranco Bianchetti

Aiep (febbraio 2021)

euro 20,00

Vamp o dark lady, creature indifese o efferate criminali, vittime, ribelli, madri, amanti, spie, sognatrici, in questo suo libro Pierfranco Bianchetti esplora con chirurgica precisione, meticolosità e desiderio quasi enciclopedico di esaustività le figure femminili nel cinema.” – Scrive Francesca Comencini nella sua introduzione al libro – “Leggendolo si ha l’impressione di effettuare un volo e di planare su mondi cinematografici molto diversi fra loro, dei quali naturalmente non dobbiamo dimenticare le complessità e le singolarità. Ma in questo volo Bianchetti ci guida nell’altra metà del cielo sopra il cinema e sopra le nostre vite – perché, come lui stesso scrive “la cultura del film è cultura del genere umano.” (dalla introduzione di Francesca Comencini)

K-PUNK. VOL. 2

SCHERMI, SOGNI E SPETTRI. CINEMA E TELEVISIONE

di Mark Fisher

Minimum Fax (marzo 2021)

euro 17,00

Schermi, sogni e spettri” è il secondo dei volumi che minimum fax dedica agli scritti di Mark Fisher apparsi sul suo leggendario blog k-punk e su diversi giornali e riviste. In questo volume sono raccolte le sue riflessioni sul cinema e la televisione. Fisher è uno spettatore appassionato e curioso, senza pregiudizi ma con un occhio radicale. Discute criticamente film che hanno inciso in profondità sull’immaginario contemporaneo come Avatar, Children of Men, V per Vendetta, The Hunger Games e la trilogia di Batman di Christopher Nolan. Analizza con uguale impegno e passione alcune delle serie tv più innovative e inquietanti, come Breaking Bad, The Leftovers, Westworld ma anche il reality Celebrity Big Brother. A interventi d’occasione, ma mai occasionali nel giudizio e nella scrittura, si affiancano scritti su classici come la leggendaria serie inglese Il prigioniero, Shining o Guerre Stellari (poco amato, simbolo concreto del «vendersi» sin dal principio). Fisher affronta così maestri del passato e contemporanei, da Kubrick a Chris Marker, da Cronenberg a Nolan: lo fa in un fitto dialogo intellettuale con Marx, Freud, Lacan, Foucault, ?I?Ek e altri grandi pensatori, ma anche con scrittori come Philip K. Dick e Richard Matheson che hanno intuito molti aspetti del nostro tempo. La critica cinematografica è, infatti, sempre e indissolubilmente critica dell’ideologia. Con quell’originalità di pensiero e sguardo che lo contraddistingue in ogni suo intervento, Fisher prosegue dunque anche qui il suo lungo confronto con il presente troppo reale del «realismo capitalista» e con gli spettri dell’utopia e della distopia.

EFFEMERIDI DEL FILM

EPISODI DI STORIA MATERIALE DEL CINEMA ITALIANO

di Mariapia Comand e Andrea Mariani

Meltemi (marzo 2021)

euro 20,00

Effemeridi del film si occupa dei cosiddetti “ephemera” – documenti, perlopiù di carta, spesso prodotti sulla spinta di un’urgenza emotiva, intellettuale o artistica, solitamente destinati a una comunicazione transitoria – come fonte di storia del cinema. Il volume offre una serie di analisi di oggetti culturali originali (album di ritagli, scrapbooks, cigarette cards, ecc.) e, attraverso questi casi di studio, sviluppa una riflessione teorica e metodologica intorno alla nozione di “ephemera”, muovendo da alcuni studi pionieristici nel campo dei film studies e dalle ascendenze del “nuovo materialismo” nel campo della storia dei media e dell’archeologia dei media per approdare a un’accezione ampia del termine, comprensiva di paratesti e “minor media”. Prendendo in esame fondi archivistici privati e istituzionali, materiali e miscellanee provenienti da collezionisti e da archivi, il libro getta un ponte tra la storia dei film e il contesto nei quali i film sono mostrati e visti, il reticolo di discorsi che avvolge produzione e consumo, il ruolo del cinema nella vita quotidiana e il suo spazio nelle vite individuali.

HOMO EROTICUS

CINEMA, IDENTITÀ MASCHILE E SOCIETÀ ITALIANA NELLA RIVISTA «PLAYMEN» (1967-1978)

di Gabriele Rigola

Rubbettino (febbraio 2021)

euro 14,00

Questo libro vuole proporre uno studio della rivista «Playmen», una delle riviste erotiche destinate ad un pubblico maschile più distintive del periodo compreso tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta, particolarmente significativa per obiettivi e contenuti editoriali, ed espressione di un intento modernizzatore all’interno del sistema culturale e mediale dell’epoca. La ricerca prende in esame i rapporti tra il cinema, la rappresentazione mediale e l’identità maschile veicolata dai differenti contenuti del periodico, attraverso un ventaglio di prospettive metodologiche che si muovono tra storia culturale del cinema, scavo d’archivio, star e celebrity studies, men’s studies, storia dell’editoria popolare. Il mensile «Playmen» è così impiegato come caso emblematico di studio e come reagente privilegiato delle strategie di discorsivizzazione di fenomeni decisivi della società italiana dell’epoca, come il cambiamento dei ruoli di genere, il mutamento dei modelli di mascolinità, la progressiva erotizzazione del sistema culturale e di quello mediale e il conseguente posizionamento delle audience, messi in costante relazione con l’immaginario cinematografico, l’evoluzione del resto della stampa popolare ed erotica, i cambiamenti della percezione del maschile nella società.

SESSUALITÀ E MARKETING CINEMATOGRAFICO ITALIANO

INDUSTRIA, CULTURE VISUALI, SPAZIO URBANO (1948-1978)

di Francesco Di Chiara

Rubbettino (febbraio 2021)

euro 14,00

Questo volume indaga la relazione tra pubblicità cinematografiche e sessualità in un periodo chiave della storia nazionale, quello che va dalle prime elezioni dell’era repubblicana nel 1948 all’apertura delle prime sale a luci rosse alla fine degli anni Settanta. In questi trent’anni la società italiana passa da un forte controllo di matrice clericale a una fase di totale caduta dei tabù e intrattiene un intenso dialogo con un cinema che, a sua volta, attraversa un vertiginoso processo di sessualizzazione riscontrabile non solo nelle pellicole, ma anche nei materiali promozionali diffusi per le strade e nelle pagine di quotidiani e riviste, i quali vanno a formulare al pubblico proposte eterogenee in merito alla diffusione di nuovi stili di vita e nuovi modi di concepire la sessualità. L’autore analizza questo processo esaminando una serie di questioni che vanno dai meccanismi di funzionamento del marketing cinematografico al rapporto che esso intrattiene con le culture visuali dell’epoca, dalla relazione che i manifesti di contenuto erotico instaurano con lo spazio urbano e con il modo in cui esso viene esperito dai suoi abitanti, fino al ruolo della sessualità nelle pubblicità rivolte agli operatori del settore e alla rappresentazione della cartellonistica nel cinema del periodo.