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NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (NOVEMBRE 2021)

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (NOVEMBRE 2021)

ORSON WELLES E LA NEW HOLLYWOOD

IL CASO DI «THE OTHER SIDE OF THE WIND»

di Massimiliano Studer

Mimesis (ottobre 2021)

euro 18

Nel novembre 2018 la piattaforma Netflix ha reso disponibile ai suoi abbonati la visione di The Other Side of the Wind, un film a cui Orson Welles aveva dedicato le sue energie dal 1970 al 1985, anno della sua morte. In vita, il cineasta statunitense non era riuscito a portare a termine il progetto a causa di una serie incredibile di traversie, compresa la Rivoluzione Iraniana del 1979, che ne avevano impedito l’uscita nelle sale. Orson Welles e la New Hollywood è il racconto appassionato di un progetto cinematografico iniziato da Welles durante i primi anni della New Hollywood. Per raccontare questa incredibile storia produttiva, Massimiliano Studer ha consultato i documenti inediti dell’archivio Welles del Museo Nazionale di Torino, della University of Michigan e della Cinémathèque française. Il volume è inoltre impreziosito dalla prefazione di Esteve Riambau, considerato il più autorevole studioso europeo del cinema di Welles.

MICHAEL MANN

CREATORE DI IMMAGINI

di Pier Maria Bocchi

Minimum Fax (novembre 2021)

euro 18

Autore capace di muoversi con originalità e inventiva tra cinema e televisione, costruendo una filmografia memorabile da Manhunter – Frammenti di un omicidio a Collateral, da Heat – La sfida a Miami Vice, da L’ultimo dei Mohicani a Nemico pubblico- Public Enemies, Michael Mann è senza dubbio uno dei cineasti fondamentali delle e per la contemporaneità. Il suo cinema, dall’impronta industriale e commerciale (nato e prodotto a Hollywood), ha saputo intercettare via via il nuovo estetico e il moderno tecnologico come pochissimi altri al mondo. A vent’anni dalla prima pubblicazione, torna in libreria uno tra i più importanti saggi sul regista. Ad arricchire questa edizione, le testimonianza in esclusiva di Dante Spinotti, che per Mann è stato direttore della fotografia in sei occasioni, e che in una lunghissima conversazione ha ricostruito la lavorazione dei film, il dietro le quinte, le riprese di scene significative ed emblematiche, come fossero appunti di una schedule di attività, o pagine di sceneggiatura. Smontando il falso mito di un Mann tutto superfici e di un cinema- design, Pier Maria Bocchi ne ripercorre la carriera irripetibile, sottolinea come il suo cinema, sia stato fin da subito concepito per immagini, e muove dalla convinzione che «oggi lo spettatore non possa essere dispensato dal pensare e vedere per immagini, e che pure nelle immagini possa trovarsi una moralità, una visione del mondo, una poetica, un cuore».

SCENEGGIATURA

I QUADERNI FANDANGO

a cura di Marcello Olivieri

Fandango Libri (ottobre 2021)

euro 20

I Quaderni Fandango di sceneggiatura è una guida per tutti quelli che amano il cinema. Al suo interno si possono trovare settanta esercizi che prendono spunto dai grandi maestri della sceneggiatura moderna. Da Woody Allen a Nora Ephron, da Ettore Scola a Billy Wilder. Se con Ben Hecht, sceneggiatore di Scarface, si imparerà a scrivere una scena e con Quentin Tarantino a stravolgere eventi storici e reali con Leigh Brackett, sceneggiatrice di Un dollaro d’onore, si imparerà a gestire la struttura interna del racconto per atti. Un viaggio lungo quasi cento anni che ci insegna a guardare i film che abbiamo amato e chi li ha scritti con altri occhi.

L’ETÀ DEGLI EROI

FILOSOFIA E MITOLOGIA «DELL’UMANO» NEI WESTERN DIRETTI DA CLINT EASTWOOD

di Edoardo Sant’Elia

Studium (ottobre 2021)

euro 16,50

L’età degli eroi: ovvero la loro epoca, l’Ottocento americano nelle terre di frontiera, il Far-west; Ma anche l’età vera e propria dei protagonisti di questa epopea. Il volume analizza i quattro film che nell’arco di vent’anni, dal ’73 al ’92, Clint Eastwood ha dedicato al genere (Lo straniero senza nome, Il texano dagli occhi di ghiaccio, Il cavaliere pallido, Gli spietati), film riletti alla luce della filosofia spagnola e latino-americana del Novecento, da Unamuno e Ortega fino a Savater e Cabrera, una linea frastagliata di sguardi puntati sulle zone d’ombra della Verità e della Morale. Il cinema, dunque, come pensiero in movimento – e il Western come serbatoio epico – in questa seconda tappa del percorso di una nuova disciplina, Filosofia delle narrazioni contemporanee, che si propone di configurare, attraverso il duplice filtro delle idee e delle storie, una possibile/credibile mitologia ‘dell’umano’.

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