Pages Navigation Menu

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (DICEMBRE 2023)

NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (DICEMBRE 2023)

Operazione fantozzi

di Gianni Fantoni

euro 17,00

Sagoma (ottobre 2023)

Come è accaduto che un ragazzino di provincia sia diventato l’erede unico designato da Paolo Villaggio per vestire i panni di Fantozzi, il suo personaggio più iconico? In queste pagine si raccontano le gesta donchisciottesche di chi, dopo aver imitato in carriera tutte le declinazioni possibili della voce di Villaggio, cerca di realizzare l’idea assurda e meravigliosa di fare di Fantozzi un musical per il teatro. La “trattativa” con il monumentale comico genovese – che in queste pagine impareremo a conoscere per com’era anche lontano dai riflettori – ben presto diventa un’impresa mostruosa che si dipana in quasi un decennio, scatenando un ottovolante di emozioni forti che avrà fortunatamente un lieto fine. Non prima di alimentare nell’autore incubi in cui fanno capolino, uno a uno, gli stessi personaggi dell’universo di Fantozzi, protagonisti di capitoli-intermezzo – una sorta di controcanto alla narrazione principale – in cui lo spirito di quel lontano primo libro firmato da Villaggio torna magicamente in vita.

I mondi di Miyazaki

Percorsi filosofici negli universi dell’artista giapponese

nuova edizione

a cura di Matteo Boscarol

Euro 16,00

Mimesis(novembre 2023)

Questa nuova edizione di I mondi di Miyazaki si arricchisce di un saggio sull’ultimo lavoro realizzato dal maestro dell’animazione, Il ragazzo e l’airone (2023), che analizza il film sia dal punto di vista estetico sia da quello della sua storia produttiva e distributiva. Il volume si compone inoltre di saggi, scritti da studiosi ed esperti di animazione e di cinema giapponese, che intrecciano e sviluppano i principali temi messi in campo dalle pellicole di Miyazaki Hayao durante tutta la sua carriera. Dal concetto di ucronia a un’analisi storica di Principessa Mononoke, dal significato della tecnica al rapporto fra natura e scienza in Si alza il vento, fino a uno studio sulle musiche di Hisaishi Joe. Completano questa edizione contributi che affrontano due manga realizzati da Miyazaki, Nausicaä della Valle del vento e Il viaggio di Shuna.

Un dio nero un diavolo bianco

Storia di un film non fatto tra Algeria, Eni e Sartre

di Luca Peretti

euro 20,00

Marsilio (ottobre 2023)

La storia di un film non fatto, scritto tra gli altri da Franco Solinas e Jean-Paul Sartre, e del clima politico e culturale in cui nasce: la guerra d’indipendenza algerina, l’Eni in Medioriente, il cinema industriale, il ruolo degli intellettuali, l’anticolonialismo e il terzomondismo in Italia. Anche se non verrà mai prodotto, “Un dio nero un diavolo bianco” è uno straordinario esempio dell’intreccio tra geopolitica e cinema negli anni sessanta. Il libro ricostruisce la genesi del film, dei protagonisti di questa avventura, e del contesto del tempo. Con la sceneggiatura inedita di “Un dio nero un diavolo bianco” e un inserto fotografico di un viaggio in Algeria di Gillo Pontecorvo e Franco Solinas per preparare “La battaglia di Algeri”.

Giardini al cinema

Paesaggi di donne, uomini e natura raccontati in 51 film

a cura di Giovanna Mattioli

Euro 22,00

Pendragon (novembre 2023)

In ogni film dove è presente un giardino, la trama assume istantaneamente un colore più intenso. E non solo per il verde (o il giallo, o il rosso, o il marrone…) delle piante, ma perché i giardini nei film sono un riflesso simbolico delle emozioni e della trama della storia, e non solo un palcoscenico dove si muovono gli attori. Anzi, si può proprio dire che i giardini sono dei film. Partendo da simili affermazioni, Giovanna Mattioli, con l’aiuto del Garden Club Ferrara, ha cominciato a organizzare nel 2006 una rassegna cinematografica sul tema, che, con cadenza annuale e al ritmo di tre film alla volta, nel 2023 è giunta alla diciassettesima edizione. In questo volume, l’autrice ripercorre ad uno ad uno tutti i cinquantuno film proiettati, sottolineandone l’aspetto “verde” e il ruolo da protagonista che il giardino ha in ognuno di essi. Da I misteri del giardino di Compton House a La casa delle estati lontane, comprendendo titoli come Orlando, Le affinità elettive, Io ballo da sola, ogni pellicola permette di imparare qualcosa sulla natura e sul ruolo dell’uomo all’interno di essa. Un libro per i fanatici del cinema e per gli amanti del giardinaggio, che potranno trovare in queste pagine un’innumerevole serie di spunti per una lettura nuova delle loro passioni.

Dal docu-film al film-inchiesta

Quando il cinema si fa giornalismo

di Alessandro Tartaglia Polcini

euro 18,00

Writeup (ottobre 2023)

Una macchina da presa per sapere, una macchina da presa per conoscere. Ma anche un montaggio sapiente, un lungo e difficile lavoro di ricerca, una attenta selezione di ciò che deve essere raccontato e filmato, e di ciò che può essere lasciato fuori. Sono questi alcuni degli ingredienti che danno sapore al documentario come genere cinematografico, al pari del cinema di finzione capace di costruire significati e significanti nuovi. Sono i primi anni Trenta del secolo scorso quando si comincia a parlare di “documentario”, che si trasforma subito nella sua “sorella” docu-film di area anglo-americana, fino ad approdare sulle nostre spiagge assolate, dove diventa film-inchiesta: e scopre, nella luce meridiana, fin troppi fatti oscuri… Sarà proprio analizzando due esempi di film-inchiesta che hanno gettato nuova luce su eventi della nostra storia recente, che Alessandro Tartaglia Polcini dimostrerà come questo particolare genere cinematografico (di cui nel testo esplora definizioni, caratteristiche, limiti e virtù) possa essere considerato giornalismo a tutti gli effetti. Un giornalismo che si fonda sul coraggio: del regista, degli autori, dei produttori e anche degli spettatori, che decidono di spegnere il flusso indistinto e magmatico di informazioni che arrivano dal web, per scegliere una “visione d’autore”. Con tutta la responsabilità critica ed etica che questa comporta. Un saggio nato per gli studenti, che diventa un volume fondamentale per chi desideri sapere come costruire informazione seria e indipendente oggi nel nostro Paese.

Vangelo secondo Totò

di Antonio Di Grado

euro 14,50

Claudiana (ottobre 2023)

Antonio Di Grado ci offre un saggio ricco di riflessioni, di ironia e di riferimenti colti che, prendendo spunto dal personaggio Totò, spaziano in svariati ambiti, da quello biblico-teologico a quello letterario, dalle produzioni artistiche alle considerazioni psicoanalitiche. Di questa ricchezza di idee e di sollecitazioni culturali non possiamo che rallegrarci: anche al lettore più distratto verrà sicuramente la voglia non solo di vedere o di rivedere i film di Totò, ma anche di leggere o di rileggere i tanti testi di cui qui si parla. Ma chi era, infine, Totò? Ce l’ha detto Pasolini: una sublime marionetta rottamata nella discarica d’un mondo afflitto dai «caporali», un alieno che da quel mondano ciarpame leva gli occhi al cielo, al maestoso transito delle nuvole: «Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato!». Sia che riempia di spaghetti le sue tasche d’affamato o che snodi le giunture del suo corpo sbilenco per mimetizzarsi in un teatro di burattini, sia che sgomini i banditi della casbah a colpi di castagnole e tric-trac o che in un saio francescano provi a convertire uccellacci e uccellini, sia che si travesta con le mezze maniche d’un travet o con le gonne da attempata maliarda, Totò è altro da quelle umane parvenze, è un clown ferito o Pierrot lunare o acrobata metafisico o «morto che parla»: già, perché «nuje simmo serie, appartenimmo a’ morte». (Antonio Di Grado)

Spettri di Clint

L’America del mito nell’opera di Eastwood

di Mariuccia Ciotta

euro 22,00

Baldini & Castoldi (novembre 2023)

Messo all’indice per la violenza del suo personaggio nella serie dell’ispettore Callaghan, Clint Eastwood è stato celebrato dalla critica solo nel passaggio del secolo. Fenomenale davanti alla macchina da presa, nei panni del regista ha saputo misurarsi coraggiosamente con i grandi drammi della storia, senza aderire a estetiche alla moda. Il suo cinema, rivoluzionario sin dagli esordi con Sergio Leone, ha creato scompiglio nel patinato mondo di Hollywood, capovolgendo come un antieroe la leggenda del West e opponendole un altro volto, diviso tra furia selvaggia e sogno americano. Controcorrente per vocazione, ha riscritto il canone di thriller, spy-story, commedia, western e melodramma attraverso il lavoro della sua factory, la casa di produzione Malpaso, di cui protegge strenuamente l’indipendenza creativa. Nessuno più di Clint Eastwood ha indagato e sviscerato con tanto disincanto i miti e i conflitti dell’America, cantandone l’innocenza perduta e dissacrandone l’eroismo, la mascolinità, il razzismo. Parlare oggi di Eastwood è parlare di un mondo altro e sempre attuale: Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri ne ricostruiscono la figura a tutto tondo, tracciando una cartografia immaginaria ispirata a Mission Ranch, una sorta di Eastwoodland, dove il cineasta ha voluto ricreare un ambiente artistico perfetto, all’incrocio tra barbarie e civilizzazione.

Cinema Italia

I film che hanno fatto gli italiani

di Giovanni De Luna

euro 16,00

Utet (ottobre 2023)

«Nel 1914 esce Cabiria, forse il più grande kolossal della storia del cinema italiano. La trama, in teoria, dovrebbe ricostruire l’epico scontro tra Roma e Cartagine, ma l’estetica orientaleggiante e liberty dell’epoca, con tanto di Gabriele D’Annunzio alla sceneggiatura, racconta facilmente in controluce il presente di quell’Italia desiderosa di guadagnare visibilità e credibilità internazionale. Di fronte a Cabiria, spiega Giovanni De Luna, lo storico finisce per «aggirarsi tra quelle immense scenografie, fiutando non l’aria del III secolo a.C. ma quella carica di odori e di miasmi pestiferi del primo Novecento, di quella incredibile e paradossale stagione in cui stava finendo l’Ottocento e fragorosamente e maledettamente stava nascendo il terrificante XX secolo». Parte da qui il percorso affascinante di uno storico che utilizza i film come documenti del periodo in cui venivano realizzati, in un’inedita lettura del modo in cui il cinema, specchio di un presente in procinto di farsi storia, ha contribuito a “fare gli italiani”: l’immediato dopoguerra di Ladri di biciclette, i primi venti del boom di Un americano a Roma, la lotta sociale di La classe operaia va in paradiso, ma anche l’edonismo pre Mani pulite di Yuppies o Vacanze di Natale. Ma non solo, perché in molti casi proprio il cinema, arte nobile e popolare insieme, ha voluto farsi a sua volta strumento di indagine storica, che fosse propaganda di stato o contestazione intellettuale: per ogni Cabiria ci sono stati moltissimi La grande guerra, Una giornata particolare, La notte di San Lorenzo, La meglio gioventù… Mescolando alto e basso senza timore, e con qualche sortita nel cinema straniero, Giovanni De Luna ricostruisce la storia del nostro paese per come l’abbiamo vista, o meglio, voluta vedere al cinema noi italiani, che fossimo di volta in volta sceneggiatori, registi o solo semplici ma appassionati spettatori.

Dopo il cinema

Le domande di una regista

di Alice Rohrwacher

euro 10,00

E/O (novembre 2023)

Alice Rohrwacher ha diretto film amati e apprezzati a livello internazionale – “Corpo celeste”, “Le meraviglie” e “Lazzaro felice”. Il suo ultimo film è “La chimera”, che illustra il mondo dei “tombaroli”, cacciatori di reperti archeologici nell’antica Etruria. Sollecitata da Goffredo Fofi riflette sulle sorti dell’arte che è stata la più importante, la più popolare e la più amata del Novecento. Dopo gli assalti della televisione e di internet, ha ancora senso praticarla, anche se così minoritaria? Con ostinata persuasione, Alice dice cosa è diventata l’industria cinematografica, tra banche e Stato e dentro una generale crisi della cultura. Ma crede nelle potenzialità di un’arte che ha ancora tantissimo da esplorare e da dire, da cantare e da gridare.

L’oriente, l’altro, l’alieno nel cinema occidentale

Vol. 1: dalle fiabe al cinema

di Anna Spinelli

euro 15,00

Fernandel (novembre 2023)

La serie Orientwood unisce l’interesse per l’orientalismo, ovvero la tendenza del gusto a ritrarre o imitare aspetti e usi orientali, al cinema hollywoodiano, che sulla fantasia ha saputo costruire un vero e proprio impero. L’Oriente, le terre lontane ricche di misteri di cui si favoleggiano chissà quali ricchezze, diventa una meta affascinante già nel XV secolo, per poi imporsi nell’immaginario europeo grazie alla traduzione delle Mille e una notte. A partire dal Novecento anche il cinema vi si appassiona, producendo centinaia di fi lm con personaggi e ambientazioni esotizzanti. Dalle fiabe al cinema racconta la storia del mezzo espressivo e l’evoluzione dell’orientalismo nella cultura popolare. Con decine di schede di film, da Il ladro di Bagdad (1924 e 1940) alla serie dedicata a Indiana Jones, da La principessa del Nilo (1954) a Le miniere di re Salomone (1950), il volume offre un’analisi approfondita di opere che vanno dal genere fantastico all’avventura, dall’esotismo all’egittomania. Che siate appassionati di cinema o di orientalismo, la serie Orientwood è l’occasione per approfondire il modo in cui il cinema occidentale percepisce e descrive l’Oriente, attraverso l’analisi di tantissimi fi lm e della loro influenza sulla cultura di massa.

Hollywood babilonia

Vol. 2

di Kenneth Anger

euro 18,00

Adelphi (novembre 2023)

Dopo il leggendario Hollywood Babilonia, Kenneth Anger ci ha offerto, come seguito, questa scatola fragrante di «bonbon avvelenati». Che cosa ci troveremo? «Un supplemento di chicche & chiacchiericcio, o, se preferite, un supplemento di storia segreta del cinema. Signori e signore, vi offro il braccio per un’altra passeggiata lungo il Viale del Trapasso, la Strada della Fama di Hollywood, o la Strada dell’Infamia, come la chiamò Jane Whiters quando Hugh Hefner comprò la sua star sul lubrico marciapiede». La passeggiata non potrà che partire dalla tomba di Rodolfo Valentino, «nella quiete placida e orizzontale del cimitero di Hollywood». E subito ci sentiremo a casa, fra Gloria Swanson e gli imbrogli del vecchio Kennedy, fra le sottili torture praticate da Hitchcock sulle sue bionde preferite, Grace Kelly e Tippi Hedren, e ancora fra Busby Berkeley, Joan Crawford, Clark Gable, Carole Lombard, James Dean, Loretta Young, mentre spesso ci perdiamo stupefatti in un fastoso contorno di comparse che almeno un giorno furono protagoniste nell’epos nero di Hollywood.

Max Ophuls

La letteratura al cinema

a cura di Denis Brotto e Attilio Motta

euro 16,00

Marsilio (ottobre 2023)

Autore di capolavori assoluti quali, tra i tanti, Letter from an Unknown Woman (Lettera da una sconosciuta, 1948), La ronde (Il piacere e l’amore, 1950) e Lola Montès (1955), Max Ophuls ha da sempre legato il suo nome all’attenzione letteraria, e ciò non solo in termini di provenienza dei suoi film, ma soprattutto per lo straordinario specchio linguistico che le sue opere rappresentano per la presenza di codici espressivi, forme visive, soluzioni narrative, tratte dalla letteratura e ricreate per mezzo del linguaggio filmico della regia. Il lascito di Ophuls rappresenta del resto un sorprendente esempio di costruzione del racconto in grado di assorbire i canoni letterari di inizio Novecento e di riproporli sotto un manto registico personale ed esibito. Le amplificazioni visive, le illusorie apparenze, gli effetti ottici e ancora le luci, i cristalli, gli specchi girevoli, rappresentano solo gli elementi di superficie di una ricerca formale in costante divenire. Quello di Ophuls appare un prisma da cui lasciar emergere la capacità di far convivere in un discorso cinematografico coerente elementi quali il pensiero, il gioco, l’incantesimo e il sogno. Scritti di: Adone Brandalise, Denis Brotto, Simona Busni, Roberto Chiesi, Simone Costagli, Matteo Galli, Attilio Motta, Farah Polato, Thea Rimini, Rosamaria Salvatore, Chiara Tognolotti, Paola Zeni.

Con il fiato sospeso

Il cinema di Alfred Hitchcock

di Valeria Arnaldi

euro 17,50

Ultra (novembre 2023)

«Sembrava un uomo tranquillo e invece aveva quello sguardo che ti attraversava da parte a parte, inquietante. Un uomo difficile da capire». Così Claudia Cardinale descrive Alfred Hitchcock. Sono trascorsi decenni dalla morte del maestro del brivido. Il suo stile e le sue visioni hanno fatto scuola. Il suo occhio ha trasformato il thriller in opera d’arte. Il suo nome è diventato sinonimo di suspense. Classe 1899, Hitchcock debutta alla regia cinematografica nel 1925. Il film è l’anglotedesco “Il labirinto delle passioni” (The Pleasure Garden). Il teatro di alcune riprese è italiano. Poi lavora nel muto. Il suo primo successo, e soprattutto il primo titolo “da brividi”, è “Il pensionante” (The Lodger). Nel 1929, dirige “Ricatto” (Blackmail), il suo primo film sonoro e il primo film sonoro in Europa. Dagli anni Cinquanta arrivano i titoli iconici, “La donna che visse due volte”, “Intrigo internazionale”, “Marnie” e molto altro. Ovviamente, “Psyco,” forse la sua opera più nota, e Gli uccelli, che segna una rivoluzione nella storia del cinema horror. Di film in film, di pagina in pagina, a comporsi è il ritratto di una personalità complessa, tra pubblico e privato, e di un ancor più complesso immaginario. I lungometraggi vengono indagati criticamente per illustrarne storia e segreti da backstage, ma sono anche studiati come tasselli della filosofia del regista e del suo sguardo sul mondo. Un’accurata analisi del segno lasciato da Hitchcock nella storia del cinema e nel nostro immaginario.

Nuova storia del cinema

Dalle origini al futuro

a cura di Beatrice Fiorentino

euro 29,90

Hoepli (ottobre 2023)

Questo volume vuole essere l’invito a un viaggio nella storia delle immagini. Attraverso un taglio narrativo accessibile sia al cinefilo esperto sia al neofita, si prendono in esame le più importanti tappe artistiche, storiche, tecnologiche, sociali che hanno segnato la storia della settima arte: il cinema muto e la stagione d’oro di Hollywood; i generi e il cinema d’autore; i movimenti, le scuole, le correnti; il neorealismo e le vague; la New Hollywood, il cinema postmoderno, la crisi della sala e la risposta dei cinecomic, delle saghe e dei reboot, sino alle sfide dei nuovi linguaggi nell’era delle piattaforme on demand. L’opera nasce da una pluralità di voci coinvolte nel tentativo di definire una rotta, di essere uno strumento per orientarsi nel flusso continuo delle immagini in cui ormai siamo immersi. L’intento è stato quello di provare a divertirsi guardando al passato con gli occhi del presente, con la possibilità di sorvolare o approfondire, accelerare e rallentare, soffermarsi o digredire, persino riabilitare, sempre portando doveroso rispetto per gli intoccabili Maestri, ma senza farsi troppo inibire da dogmi precostituiti o da eccessivi timori reverenziali. Il percorso ragionato è arricchito da box, immagini e dai contenuti extra disponibili online: se l’obiettivo è informare sulle origini, la volontà principale è di creare una connessione con il presente, avventurandosi a ragionare sul futuro.

Puoi condividere questo post

Share to Facebook
Share to Google Plus
Share to LiveJournal

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.