NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (MAGGIO 2024)
Cinema degli eccessi
I 100 film più estremi della storia del cinema
di Andrea Guaia
euro 25,00
Eris (marzo 2024)
In questo libro troverete i 100 film più estremi della storia del cinema. Il cinema degli eccessi non è semplicemente horror, splatter. Travalica i generi e «Non è importante che un’opera cinematografica sia eccessivamente violenta, drammatica, immorale. L’aspetto fondamentale è che sia eccessivamente.» Questa tipologia di film ha a che fare con il concetto di sensation seeking, qualcosa di forte che ci colpisce proprio perché è fuori dal quotidiano. Opere di grande importanza cinematografica, molto forti, con una chiara visione artistica e politica, estetica quanto di contenuto, espressione fortemente autoriale di chi le ha create. Tra i vari registi citati partiamo da Pier Paolo Pasolini e John Waters, per passare da David Cronenberg e arrivare a Katsuya Matsumura, Cristian Mungiu e Srdjan Spasojevic. 100 film, 100 analisi critiche per guidarvi in questo viaggio nell’estremo e nel disturbante, con approfondimenti, schede tecniche, interviste e illustrazioni ispirate a questi film straordinari, alcuni pochi conosciuti, altri dei veri e propri cult, altri ancora pietre miliari della storia del cinema. I titoli, selezionati dal 1968 in poi sino agli anni più recenti, sono un perfetto excursus all around the world di quello che troviamo più forte e che ci fa contorcere davanti allo schermo. 100 opere per reimparare a guardare davvero e riscoprire cosa è realmente scioccante in un mondo dove la sovrabbondanza di qualsiasi tipo di immagine e prodotti audiovisivi sembrano avere anestetizzato spettatori e spettatrici di ogni età. Ma certe opere cinematografiche, anche a distanza di decenni, non perdono il loro potere di inchiodarci davanti al disturbante, al disgustoso e soprattutto davanti alla vera violenza, quella della società in cui viviamo.
Culture e pratiche della produzione
Il cinema italiano tra gli anni cinquanta e gli anni settanta
a cura di Malvina Giordana e Elio Ugenti
Euro 20,00
Marsilio(marzo 2024)
Tra la fine degli anni quaranta e la metà degli anni settanta il panorama produttivo dell’audiovisivo in Italia subisce una radicale trasformazione. Nel 1949 viene infatti emanata la cosiddetta “Legge Andreotti” che impatta significativamente sulla produzione e la circolazione di film italiani all’interno del territorio nazionale; mentre nel 1976 viene pubblicata la celebre sentenza della Corte Costituzionale sulla liberalizzazione dell’etere, che cambierà per sempre la storia della televisione italiana. Affrontando urgenti questioni di ordine teorico-metodologico e tentando di restituire la complessità e l’eterogeneità delle pratiche produttive nel periodo preso in esame, i saggi contenuti in questo volume si concentrano sui fattori chiave che hanno influenzato l’industria cinematografica italiana sul piano economico, estetico e culturale, prendendo in considerazione un ampio numero di casi di studio che spaziano dal cinema di finzione al documentario, dal cinema militante ai film prodotti a scopo educativo, dal cinema sperimentale e industriale ai film d’animazione.
I film che non hai visto
Storie di occasioni perse o mancate
di Luca Balduzzi
euro 18,00
Giraldi (aprile 2024)
Un libro che va a curiosare “dietro le quinte” di alcuni film diventati celebri perché diretti da certi registi o interpretati da certi attori, che però non erano le prime scelte delle case di produzione. Una casistica vastissima, attraverso curiosità, aneddoti, rimpianti, raccontata attraverso diversi casi emblematici che mostrano quanto anche il successo a volte sia frutto del caso, o quanto attori consumati non abbiano saputo scegliere il personaggio giusto, o come registi preparati abbiano spesso puntato sul cavallo sbagliato. Le storie sono raccontate dai protagonisti, tra dichiarazioni autentiche, interviste, biografie, raccolte attraverso un lavoro di ricerca sul campo e su molti testi stranieri spesso testi mai tradotti in Italia. Il libro è diviso in varie parti tematiche: cinema italiano, cinema francese e britannico, cinema statunitense, e le grandi saghe cinematografiche (con un protagonista ben definito, o collettive).
I fuochi di San Pancrazio
di Rocco Scotellaro
Euro 22,00
Quodilibet (marzo 2024)
«Il futuro del cinema è molto prossimo, poiché il cinema avvince tutte le classi sociali, come l’arte primitiva d’un mondo che è da venire». Così scrive Scotellaro, non ancora ventenne, palesando attrazione e competenze che, aggiunte a motivazioni esistenziali, lo condurranno a cimentarsi con la scrittura filmica già nel 1948, quando Carlo Levi ne richiese la collaborazione per la riduzione cinematografica di Cristo si è fermato a Eboli. Il suo progetto più impegnativo è tuttavia quello dei Fuochi di San Pancrazio, i cui materiali sono qui pubblicati per la prima volta. Scotellaro scommette sulla possibilità di rappresentare un pezzo di mondo della civiltà contadina meridionale degli anni Trenta-Quaranta del Novecento, opzionando i moduli del cinema popolare e melò che stava incontrando con successo l’orizzonte di attesa del nuovo pubblico di massa. Vengono qui ricostruite filologicamente e criticamente tutte le fasi della scrittura, dal soggetto alle varie stesure del trattamento, alla sceneggiatura, con una metodologia interdisciplinare all’incrocio tra immaginario letterario e immaginario cinematografico, tra saperi diversi e contaminazioni suggestive, ma sempre in relazione con il contesto storico, politico e culturale.
Hayao Miyazaki
Il sognatore
di AAVV
euro 20,00
Oblomov (marzo 2024)
Hayao Miyazaki è tante cose per chi è cresciuto con i cartoni animati del Sol Levante, i celebri “anime”. È un padre spirituale, un guru dispensatore di meraviglie disegnate, uno stregone storyteller dal tocco magico. “Hayao Miyazaki Il sognatore” è un libro per conoscere meglio il mondo poetico del più grande animatore vivente, con contributi di studiosi, artisti, amici, tavole originali dei suoi storyboard. Il racconto del nuovo film, “Il ragazzo e l’airone”, dagli esordi di Miyazaki il resoconto di una carriera leggendaria.
Le immagini della commedia
di Roberto De Gaetano
euro 15,00
Marsilio (marzo 2024)
Perché ci piace ridere? Cosa ci fa ridere? La commedia è il genere che suscita il riso, ma non solo. La commedia è molto più di un genere letterario o cinematografico, è un’arte che riguarda la vita di tutti, quando è segnata da libertà e gioco, e dunque orientata verso la felicità, l’happy end. Dall’antichità classica alla contemporaneità, la commedia e il comico – che non sono la stessa cosa – hanno riguardato una via di accesso all’umano, di cui il riso è il segno maggiore e le maschere sono l’operatore principale. Il volume, dopo una prima parte sulle forme e le teorie del riso e della commedia (da Henri Bergson a Michail Bachtin, da Helmuth Plessner a Northrop Frye a Ágnes Heller), presenta una seconda parte dedicata al cinema, l’arte più popolare e moderna, capace di potenziare e rinnovare le forme della commedia e i caratteri del comico. Vengono proposti e interpretati dieci classici della storia del cinema, dal muto a oggi, dalla sophisticated comedy alla commedia all’italiana alle grandi maschere comiche: Sherlock Jr. (1924) di Buster Keaton, Trouble in Paradise (1932) di Ernst Lubitsch, Due soldi di speranza (1952) di Renato Castellani, Totò a colori (1952) di Steno, Some Like It Hot (1959) di Billy Wilder, Il sorpasso (1962) di Dino Risi, Play Time (1967) di Jacques Tati, Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972) di Lina Wertmüller, Manhattan (1979) di Woody Allen, Licorice Pizza (2021) di Paul T. Anderson.
Storie scellerate
Il cinema di Sergio Citti
di Roberto Baldassarre
euro 22,00
Falsopiano (marzo 2024)
“Storie scellerate non è un film sulla vita delle borgate, ma rappresenta, in un certo senso, lo sforzo culturale compiuto da un esponente del sottoproletariato romano per risalire verso il mondo dei suoi padri e dei suoi nonni (con l’aiuto del Belli, evidentemente)”. Questo è quanto scrisse Padre Virgilio Fantuzzi, uno dei pochi saggisti a seguire con attenzione l’opera di Sergio Citti, recensendo Storie scellerate. Secondo lungometraggio del “Pittoretto della Maranella”, la pellicola a suo tempo fu erroneamente catalogata tra i decamerotici. Fu un grave equivoco, perché il film, inizialmente pensato come un Decameron numero 2 nelle mani di Citti, coadiuvato in sceneggiatura da Pier Paolo Pasolini, è diventato un personale novelliere che mescola la cultura alta (Bandello, Belli, Boccaccio), con quella bassa (letteratura orale, stornelli, proverbi e fattacci). E finanche diviene un’antologia che raccoglie i temi principali del cinema dell’autore capitolino. Con una prefazione di Paolo Micalizzi.
L’affare umano
Al di là della paura di morire
di Luc Dardenne
euro 14,00
Meltemi (aprile 2024)
Nato dallo sviluppo di alcuni appunti presi a proposito di Cyril e Samantha, due personaggi del film “Il ragazzo con la bicicletta” (2011), questo volume muove da una profonda preoccupazione filosofica, che attanaglia l’essere umano: come accettare la morte di Dio senza abbandonarsi a consolazioni e fedi sostitutive? Divenuti orfani dell’amore divino, come affrontare l’umana paura di morire senza negare la nostra condizione mortale e senza rifiutare il mondo e l’altro da sé? La risposta di Luc Dardenne a queste domande esistenziali passa per il riconoscimento del ruolo essenziale che svolge l’amore incondizionato e assoluto di ogni figura materna nei confronti del nuovo nato; amore grazie al quale l’essere umano, superando la paura di morire, si apre alla vita e all’altro da sé, fino a sviluppare la capacità di empatizzare con la sofferenza del prossimo come base necessaria di ogni società etica. In questo contesto, l’arte non può che farsi portatrice di un’istanza profondamente umanistica: esprimere la sofferenza umana e, al contempo, la gioia d’essere al mondo.
Vi ringrazio molto per avere segnalato anche il mio libro!
Se lo leggerete, o qualcuno che vi segue lo farà, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate.
Luca Balduzzi