NOVITÀ EDITORIALI SUL CINEMA AL KNULP (MARZO 2022)

STORIA CINEMATOGRAFICA DELLA SCUOLA ITALIANA
di Davide Boero
euro 18,00
Lindau (febbraio 2022)
Tutti condividiamo l’esperienza della scuola, da studenti, da genitori o da fruitori dei media, e in qualche modo tutti ci sentiamo autorizzati a parlarne. Amata acriticamente o criticata costruttivamente, la scuola è stata indagata da molteplici prospettive e particolarmente interessante è quella del cinema: i film documentano l’idea che i registi – così come il pubblico di riferimento – hanno dei processi di insegnamento, con il corredo di luoghi comuni che spesso l’accompagnano. In questo volume Davide Boero, attraverso un percorso filmico organizzato per cicli e cronologico, ci offre uno spaccato di facile consultazione delle numerose rappresentazioni che vedono l’istruzione pubblica primo attore del cast.
SHAKESPEARE E IL SUO CINEMA
di Fabrizio Sebas Caleffi
euro 9,00
Book Time (febbraio 2022)
Caleffi ama raccontarsi con le parole «Je so’ pazzo je so’ pazzo/ ho il popolo che mi aspetta/ e scusate vado di fretta/ […] je so’ pazzo/ ed oggi voglio parlare»: di Shakespeare e del cinema da (di) Shakespeare. Caleffi conosce il tema dalle due prospettive, dall’alto e dal basso. E, come ama fare, gioca col Bardo. È come se fosse seduto con lui a un tavolino sorseggiando un aperitivo. È come se gli proponesse dei format diversi da quelli che, da oltre quattrocento anni, diecimila, centomila volte sono stati proposti: profondi, colti, intelligenti, appropriati. È da questi aggettivi che Caleffi intende scappare. Così, in ogni senso e nonsense, le sue incursioni culturali sono piratesche e insofferenti di ogni regola precostituita. Ma c’è del metodo in questo non-metodo. Qui si viaggia in tutte le direzioni fra testi e contesti, in una sintesi di fiction e docufiction, supposizioni biografiche e biografie romanzate, e la prospettiva storica è tutto tranne che cronologica. Il teatrante Caleffi, da narratore, narra. E si mette in gioco, giocando col suo Shakespeare, da attore ad attore, da commediografo a commediografo, da regista a poeta. Ma l’autore, in quella che chiama ouverture, esce dal gioco e dal sogno, ritrova le dimensioni e, in una sorta di excusatio e di promemoria, evoca due momenti apicali della letteratura e dell’incanto: il monologo di Amleto e quello di Antonio nel Giulio Cesare. Naturalmente non tradisce se stesso, li (ri)traduce.
NOUVELLE VAGUE ITALIANA – IL CINEMA DEL NUOVO MILLENNIO
di Vito Zagarrio
euro 24,00
Marsilio (gennaio 2022)
Da decenni il cinema italiano è in crisi, travolto dai problemi dell’industria e della società italiane. Ma sono evidenti ormai molti segnali di un rinnovamento profondo, dal punto di vista del modo di produzione e dello stile, dei linguaggi e dei paesaggi. Dopo «Cinema italiano anni novanta», Zagarrio prosegue in questo libro la re-visione del cinema nazionale, indagando gli anni duemila nelle sue dinamiche autoriali e tematiche: dagli autori tipici del nuovo millennio (Garrone, Sorrentino) ai vecchi e nuovi maestri (Bellocchio, i Taviani, Scola, Moretti, Tornatore), alla nuova generazione (Giovannesi, Guadagnino), al cinema al femminile (Rohrwacher, Nicchiarelli, Labate), al cinema del reale (Quatriglio, Bertozzi), al nuovo star system, al tema dell’identità di genere.
LA GRECIA SECONDO PASOLINI – MITO E CINEMA (NUOVA EDIZIONE)
di Massimo Fusillo
Euro 23,00
Carocci (febbraio 2022)
Nel multiforme universo creativo di Pier Paolo Pasolini la Grecia è una presenza ossessiva, fin dalle prime traduzioni giovanili. Il mito antico era infatti una potente metafora di quella civiltà contadina magica e sacrale che è stata da sempre il suo vero oggetto d’amore. Apparso nel 1996 e ora riproposto in una nuova versione aggiornata, questo saggio affronta le tre grandi tragedie greche che hanno affascinato Pasolini, dando vita a diverse opere teatrali e cinematografiche: “l’Orestea”, rivissuta come utopia politica di una sintesi fra cultura arcaica e cultura moderna; l'”Edipo re”, reinterpretato alla luce della psicoanalisi e del proprio vissuto, e infine “Medea”, riletta in chiave antropologica, come punto di arrivo di una sfiducia crescente nei poteri del logos occidentale. DIVE DEL CINEMAdi Francesco Costaeuro 20,00Le Nuove Onde (febbraio 2022)La diva, nata insieme al cinema, è l’oggetto del desiderio di milioni di persone in tutto il mondo. In una carrellata che percorre tutto il Novecento si susseguono settanta ritratti di dive, scritti come avvincenti racconti e corredati di filmografia parziale: si passa dalle dive del cinema muto italiano alle leonesse di Hollywood degli anni Trenta, dalle dive del regime fascista in Italia alle sirene del cinema nazista in Germania, dalle star del dopoguerra a Hollywood e in Europa, fino all’antidiva del Sessantotto e alle muse dei grandi registi, per finire con le dive di oggi, in un libro che è soprattutto un appassionato tributo alla forza delle donne che, contribuendo in misura rilevante all’emancipazione femminile, riuscirono in contesti mai facili a scolpire il proprio nome, per dirla con Virginia Woolf, “nella volta del cielo”.
DIABOLIK ALLA MOLE (EDIZIONE ILLUSTRATA)
a cura di Luca Beatrice
euro 24,00
Silvana (gennaio 2022)
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino celebra i sessant’anni di Diabolik, nato nel 1962 dalla fantasia delle sorelle Angela e Luciana Giussani e trasformatosi negli anni in fenomeno sociale e culturale, simbolo dell’Italia del boom economico e del suo ingresso nella modernità. Il mito di questo antieroe e della compagna Eva Kant, neri come la notte, misteriosi e sfuggenti, deve buona parte della propria fortuna al fumetto e ai suoi disegnatori, ma non solo. Questo libro infatti ripercorre le vicende di Diabolik al cinema – dal film interrotto alla pellicola di Mario Bava del 1968, fino alla versione attuale dei Manetti bros. – e le incrocia con le arti visive e il design, con la cronaca nera dei primi anni sessanta, con la leggenda della Jaguar E-Type, una delle automobili più belle della storia.
BELLI E DANNATI – VOLTI TRAGICI DEL CINEMA DEL NOVECENTO
di Luigi Luca Borrelli
euro 22,00
Odoya (febbraio 2022)
L’immagine del bello e dannato ha dominato il cinema del Novecento, facendosi oggetto del desiderio e dell’emulazione delle masse. La sua fisionomia è mutata con il cambiare dei tempi, dei paesi e dei generi cinematografici, ma nell’immaginario collettivo e nella società la sua figura è rimasta impressa costantemente e ha assunto un aspetto mitico, contribuendo di fatto alla formazione della personalità di moltissimi individui. Così il divismo di Rodolfo Valentino e Tyrone Power, due stelle dell’epoca d’oro di Hollywood, è stato differente da quello tormentato di John Garfield, che spianò la strada alla nuova generazione di Montgomery Clift, Marlon Brando e James Dean. E sempre Hollywood vide nel gallese Richard Burton una proiezione dei suoi sogni, poi proseguita in Steve McQueen, Mickey Rourke e River Phoenix, a chiudere un cerchio della storia degli Stati Uniti. In parallelo, anche i volti scolpiti dei divi europei rivaleggiarono con quelli dei colleghi d’oltreoceano: dalla tragedia italiana di Osvaldo Valenti all’aura triste di Gérard Philipe, dalla malinconia di Jean Gabin fino al glaciale distacco di Alain Delon e alla bellezza decadente di Helmut Berger. Questo saggio si propone di indagare, attraverso un secolo di cinema, la figura del bel tenebroso – che in qualche modo la settima arte sembra ereditare dalla grande letteratura dandole un volto nuovo – anche attraverso un’analisi della società e del cinema del tempo e non senza interrogarsi sui suoi risvolti esotici e contemporanei: esiste ancora il mito del bello e dannato nel terzo millennio? Quali attori oggi possono incarnarlo?
L’ALIENO E IL PIPISTRELLO – LA CRISI DELLA FORMA NEL CINEMA CONTEMPORANEO
di Gianni Canova
euro 13,00
Bompiani (febbraio 2022)
Gianni Canova alle prese con il cinema che spesso viene etichettato di intrattenimento o genere: il fantastico. Le due grandi serie di Alien e Batman diventano il campo privilegiato per indagare la mutazione profonda in atto non solo nel cinema, ma anche nel mondo che produce questi racconti filmici o mitologie contemporanee. Ciò che è estraneo fuori (o dentro) di noi e ciò che spaventa diventano due cartine di tornasole per interrogarci sulla società di oggi, anche a partire da pellicole di celluloide. In un saggio estremamente godibile e divertente, con integrazioni e aggiornamenti dell’autore, ritroviamo tutta la sua capacità analitica sulla crisi della forma che investe il cinema contemporaneo ma anche sulle dinamiche sociali e culturali in atto in questo inizio di XXI secolo.
AGATHA CHRISTIE – DALLA PAGINA ALLO SCHERMO
di Silvia Stucchi
euro 9,00
Book Time (febbraio 2022)
Come ha potuto una compita signorina vittoriana di buona famiglia diventare la giallista più celebre del pianeta, il cui nome è ancora oggi sinonimo di geniale rompicapo? Come è possibile che un’amabile signora inglese, in completo di tweed e con l’immancabile filo di perle, per oltre cinquant’anni abbia costruito la sua carriera di scrittrice sul racconto di delitti perpetrati con crudeltà e astuzia? Da quale fervida fantasia creatrice sono scaturite due delle figure di investigatori più famosi e amati al mondo, entrambi “nati anziani”, il piccolo belga ossessionato dall’ordine e dalla simmetria, Hercule Poirot, e la vecchia signorina di campagna dall’intuito infallibile, Miss Jane Marple? E quanti attori e attrici si sono cimentati, nel corso dei decenni, a vestire, con maggiore o minore successo, i panni di questi due detective? In questo volume, Silvia Stucchi esamina caratteri e costanti della produzione di Agatha Christie e alcuni fra i suoi più noti adattamenti cinematografici e televisivi, evidenziando quanto poco convenzionale sia stata la personalità di questa autrice e cercando di individuare la chiave del suo imperituro successo.